Una responsabilità che parte dal cuore

Se ti viene da piangere, fallo. In quelle lacrime c’è la fragilità di una donna forte. E noi di te amiamo la caparbietà, la professionalità, il modo incredibile con cui ti prendi cura di tutto e di tutti, ma ci aspettiamo anche il momento in cui la croce ti fa piegare le ginocchia ed è in quell’istante che siamo tutti accanto a te, a stringerti nell’abbraccio della gratitudine, capace di farsi sentire anche da lontano.

Tutti lì, in quel silenzio

Quando tutto finirà, avremo il ricordo del silenzio. Della morte, nelle bare accompagnate solo dalla preghiera, senza nessuno accanto. Di Piazza San Pietro a Roma, dolorosamente vuota sotto gli occhi preoccupati e speranzosi del Papa. Di oggi, nel minuto in cui l’Italia intera si è stretta nel lutto attraverso le fasce tricolore sul petto di ogni Sindaco e le bandiere a mezz’asta sopra i portoni dei Municipi.

Coronavirus, quando respirare non è più così scontato

La sensazione è quella di avere un coltello nei bronchi”. Luigi Rizzo, 40enne fisioterapista di Galatina, parla da un letto dell’ospedale di Ferrara. Lì è ricoverato da qualche giorno. Lì ha scoperto di essere positivo al covid 19.

Coronavirus, il domani dilatato

Coronavirus, tra opinione e verità

Nella rete dei “secondo me” e del turpiloquio i fatti fanno fatica a sbrogliare i nodi e al Coronavirus viene consegnato un palco dalla risonanza ampissima come quello dei media e dei social. Peccato che a rimbalzare sia raramente il buonsenso.

"Stavolta ci hai proprio spiazzati"

Sarebbe stato un pesce d’aprile epico, di quelli a cui si abbocca senza farsi domande. Di quelli acri, assurdi al punto da sembrare reali, di quelli che piacevano a te. Ma ieri era il 7 gennaio e in agenda avevi già tante riunioni e tanti incontri per progettare un 2020 che avesse il sapore del cambiamento, ma sempre all’insegna di Galatina. Allora nessuno scherzo.

Un anno di (at)traverso

Qualcuno dirà che è stato proprio un lungo boccone amaro, di quelli che ti si fermano in gola, che ti fanno affogare a tal punto che in quella tosse stizzosa ci si perde, come se non ci fosse più nulla da fare. Insomma, un anno di traverso che non saranno certo le bottiglie stappate a mezzanotte a cancellare.

Donna dell'attesa

Madre, Tu mamma e Tu terra, feconda anche quando non sembra possibile, nel periodo in cui più di altri si attende, in Tuo nome abbiamo benedetto gli strumenti degli agricoltori. Sono loro che hanno portato all'altare i frutti del lavoro che ogni giorno li fa alzare all'alba e sperare. E attendere. Conoscono il sole, ne amano il calore, anche quando brucia la pelle, perché sanno che è carezza per ogni zolla. Aspettano la pioggia, seguono il linguaggio del vento.

Confido nelle belle anime come la tua, Benedetta

"Mi manchi, papà". E la perseveranza di una figlia innamorata tiene in vita uno sconosciuto

La sceneggiatura di un film perfetto, emozionante, incredibile. La trama di un libro che porta da un'altra parte, sfondando le pagine con l'immaginazione. Ma questo non è il presente. Chissà, forse il futuro. Il presente è storia di persone vere, strette nel dolore e legate oltre ogni idea di confine. La storia di Chastity e Brad è la storia dell'anima che sopravvive alla morte, dell'attesa che dà speranza, dell'accettazione che non è rassegnazione, dell'amore che al silenzio delle tombe insegna il canto della vita.