Buongiorno, Galatina!

Nonostante qualche mese fa io sia stata accusata del contrario, come se non sapessi fare altro e fossi poco obiettiva, quello che vi apprestate a leggere non è un necrologio. Se così fosse avrebbe altri protagonisti, ambizioni più o meno nobili infrante e mea culpa più o meno sentiti.
Mi dispiace tornare sul discorso "lacrime" su cui si è provato, in malo modo, a ironizzare in altre sedi, ma il racconto dei fatti, che è il mio mestiere che piaccia o no, mi obbliga a parlare di emozione.

Quando ci chiedete di sorprenderci...

Eccolo, puntuale, atteso o forse temuto. Il vero black friday è questo, il venerdì in cui si giocano le ultime carte, si puntano le ultime fiche, si lanciano le ultime frecciatine e si formulano le ultime promesse. Oggi si chiude ufficialmente la campagna elettorale relativa alle amministrative comunali.
Galatina si prepara a un voto che, nonostante qualcuno abbia già addirittura fatto precisi calcoli su quello che accadrà (alla faccia del miglior Nostradamus), non appare scontato. Potrebbe addirittura…sorprendere.

Di occasioni non colte. E di una brutta campagna elettorale

Avete perso l’occasione di tacere. Sì, perché in determinati casi stare zitti è il modo migliore di fare bella figura, di non oltrepassare il limite. E ora non dite che il limite è fatto per essere superato. Questo è un pensiero da motivatore di bassa lega. Il limite mette i margini all’anarchia. Il limite detta le regole e le regole sono il cuore di una società democratica.

Il grazie di Galatina a Biagino De Lorenzis

Non c'è età per l'ironia. La sua aveva contagiato giovani e adulti senza distinzione. Un'ironia pulita, ricamata da quelle battute in dialetto che solo la sua spontaneità rendeva capaci di solleticare lo stomaco per scoppiare in sane risate.
Biagio De Lorenzis, Biagino per tutti, 72 anni, sul palco del teatro che amava interpretare, stravolgere e ricomporre in mille modi diversi, lascia un angolo buio dal quale ci si aspetterà sempre di scovare da un momento all'altro il suo sguardo buono e le sue straordinarie smorfie.

Presunto abuso su una bimba di 5 anni. Dal Pronto Soccorso all’inferno.

Presunto. Un’etica professionale impone di usare questo aggettivo quando non si ha la certezza dei fatti e sono in corso delle indagini.
Ma quando in un Pronto Soccorso si presenta una bambina di 5 anni mettendo tutti in allarme per una possibile violenza subita, la percezione delle cose cambia inesorabilmente. Dentro e fuori.

"Ogni mattina ci sveglia l'amore per il prossimo"

Di quei caschi chini sulla neve in questi giorni ci si stanno riempiendo gli occhi, mentre il cuore anche a distanza li incoraggia, gioendo per ogni vita salvata, piangendo per ogni cattiva notizia.
I Vigili del Fuoco sono oggi sotto i riflettori per la tragedia dell'hotel di Rigopiano, ma spesso dimentichiamo quanto il contributo di questi uomini e queste donne, che offrono il proprio impegno al prossimo, sia una dedizione quotidiana, nelle situazioni più disparate.

L'esempio di San Sebastiano

Uno di quegli appuntamenti che arrivano silenziosi, ma ai quali non si vuole rinunciare. Ognuno con la propria motivazione, ognuno con una devozione più o meno profonda. La festa di San Sebastiano è arrivata puntuale anche questo 20 gennaio e tutte le autorità civili e militari di Galatina, insieme al sub commissario Antonio Vincenzo Calignano, si sono ritrovate nella parrocchia sulla collina, dedicata proprio al patrono dei vigili urbani.

Specchio, specchio delle mie brame...

Dicono che il termine in grado di racchiudere il 2016 sia "post-truth", post-verità. Questo neologismo indica le notizie false che, spacciate per autentiche, sono in grado di influenzare l'opinione pubblica trasformandosi in qualcosa di reale. Il ruolo dei social network in questo senso è a dir poco fondamentale: colpendo la sensibilità di chi legge, facendo leva su determinati sentimenti o fragilità, si può avere l'incredibile potere di distorcere i fatti.

L'amore è un'ombra che se ne va

"Non ho più bisogno che tu esista. Ti posso perdere, perché ti posso avere meglio, se mi manchi. La morte fa parte della vita, ne moltiplica la ricchezza". Orfeo si è voltato e parla così alla sua Euridice, sapendo che non tornerà più sulla terra insieme a lui.
Un regalo di Natale che fa riflettere il libro di Paola Mastrocola, "L'amore prima di noi", in cui i grandi miti vengono raccontati come storie vere.

Una ninna nanna che abbraccia la paura

Avevo avuto il dubbio che ieri fossi stato tu a mettermi sotto gli occhi quell’articolo. Oggi ho piena consapevolezza di quello che al cuore mi è arrivato attraverso quelle parole: “è un esercizio che fa bene cercare in noi le tracce di chi non c’è più”. Proveremo a rammentarlo noi a Katiuscia quando il non vederti fisicamente le farà alzare muri di silenzio; proveremo a dirlo noi ai tuoi bimbi, ai tuoi genitori, a tua sorella, a tuo fratello e a tutte le persone che si stanno guardando accanto in questo momento e in quel vuoto ti credono lontano.