Il pensiero e l'appartenenza

Di un sogno a un coraggioso, di un ricordo a un nostalgico, del mare a un sentimentale. Di chiunque di noi a una classe sociale, a un'associazione, a un partito politico. L'appartenenza è una condizione che esiste anche senza essere nominata. Le cose ci appartengono e noi apparteniamo a sistemi, gruppi, movimenti di cui condividiamo un ideale o un principio.

Davanti alla morte, ti invito all'amore

"L'amore, solo l'amore ci salverà". Ho ricevuto questo messaggio da un'amica in risposta alle poche e semplici parole che le avevo inviato per provare a mettermi accanto al suo dolore e contemplarlo con lei. Cos'altro si può fare quando si sbatte improvvisamente la faccia contro una mancanza senza ritorno? Ha perso una persona cara, un pezzo di sé, senza preavviso, senza attese più o meno preventivate. A un tratto la ghigliottina dell'addio. La ferita si squarcia e non puoi fare altro che guardare il sangue che la bagna, in attesa che l'amore superi lo strazio e lo coaguli.

Andate via da lì!

L’assurdo ha sempre più spettatori della normalità. Ma cosa pensate di vedere? A cosa serve essere lì, a un passo da quel luogo ormai segnato luttuosamente per sempre?

Pierpaolo e il mondo che non c'è

Non c'è. Il mondo, in cui nasci, cresci, studi, lavori, trovi l'amore, invecchi e poi ti congedi serenamente, non c'è. Non c'è certamente per Pierpaolo Serra, 27 anni, trovato senza vita nel suo appartamento a Perugia ieri pomeriggio. Non c'è perché, appena ha iniziato a ruotare, si è già fermato per sempre, fotografando questo giovane salentino in un unico scatto lasciato all'eternità, quello di un bel ragazzo, energico e gioioso, uno studente di medicina a pochi passi dalla laurea, orgoglio dei suoi genitori.

Un attimo prima, un attimo dopo

Quest'estate non mi sono ancora goduta un tramonto. Ma senza dubbio ho assistito a tanti crepuscoli, quelli in cui il fondo si apre a baratri anche più profondi.
Quando però la gente ha ancora voglia di alzare gli occhi al cielo, di lasciare che i colori parlino di speranza e raccontino di un giorno che non vuole finire, se non con uno spettacolo degno del più grande impressionista, allora credi che ciò che hai perso è più di un semplice tramonto.

Senza chiedere

Da nove anni il giorno di San Lorenzo per me non è più il giorno delle stelle cadenti, ma l'appuntamento con un ricordo tremante che ha segnato per sempre il mio lavoro e il mio pensiero.

Buongiorno, Galatina!

Nonostante qualche mese fa io sia stata accusata del contrario, come se non sapessi fare altro e fossi poco obiettiva, quello che vi apprestate a leggere non è un necrologio. Se così fosse avrebbe altri protagonisti, ambizioni più o meno nobili infrante e mea culpa più o meno sentiti.
Mi dispiace tornare sul discorso "lacrime" su cui si è provato, in malo modo, a ironizzare in altre sedi, ma il racconto dei fatti, che è il mio mestiere che piaccia o no, mi obbliga a parlare di emozione.

Quando ci chiedete di sorprenderci...

Eccolo, puntuale, atteso o forse temuto. Il vero black friday è questo, il venerdì in cui si giocano le ultime carte, si puntano le ultime fiche, si lanciano le ultime frecciatine e si formulano le ultime promesse. Oggi si chiude ufficialmente la campagna elettorale relativa alle amministrative comunali.
Galatina si prepara a un voto che, nonostante qualcuno abbia già addirittura fatto precisi calcoli su quello che accadrà (alla faccia del miglior Nostradamus), non appare scontato. Potrebbe addirittura…sorprendere.

Di occasioni non colte. E di una brutta campagna elettorale

Avete perso l’occasione di tacere. Sì, perché in determinati casi stare zitti è il modo migliore di fare bella figura, di non oltrepassare il limite. E ora non dite che il limite è fatto per essere superato. Questo è un pensiero da motivatore di bassa lega. Il limite mette i margini all’anarchia. Il limite detta le regole e le regole sono il cuore di una società democratica.

Il grazie di Galatina a Biagino De Lorenzis

Non c'è età per l'ironia. La sua aveva contagiato giovani e adulti senza distinzione. Un'ironia pulita, ricamata da quelle battute in dialetto che solo la sua spontaneità rendeva capaci di solleticare lo stomaco per scoppiare in sane risate.
Biagio De Lorenzis, Biagino per tutti, 72 anni, sul palco del teatro che amava interpretare, stravolgere e ricomporre in mille modi diversi, lascia un angolo buio dal quale ci si aspetterà sempre di scovare da un momento all'altro il suo sguardo buono e le sue straordinarie smorfie.