Angela e Jeff

Il sonno delle memoria piange. Sente una mancanza, ma non comprende di cosa, non sa di chi. È il vuoto lasciato da ciò che crede di non aver mai vissuto. Il sonno della memoria è senza sogni. Pensa di non averne mai fatti, non sa di averne condivisi. Il sonno della memoria un bel giorno passa e Angela non è più Angela. E Jeff non è più Jeff. E amore non è più. Ma prima del silenzio era sulla pelle e nell'anima poi straziata da speranze mute di un ritorno indolore.

Gianmarco, come un arcobaleno

Arriva sempre. Il momento in cui le parole non riescono a comporsi arriva sempre. E quando succede, il silenzio, pur indigesto, ci sembra l'unico boccone da poter mandare giù.
Ma tanto per te, Gianmarco, non servono chiacchiere o pensieri da tentare di mettere in ordine.
Per te hanno parlato e parleranno sempre la dedizione incredibile dei tuoi genitori, un amore che ha poco di terreno, una normalità mai davvero esistita eppure delineata nella quotidianità dei gesti più teneri.

Valentina è per sempre

Senti di dover scrivere, di dover dire. E senti di non dovere niente a questa vita, oggi così ingiusta e cupa. E poi senti che devi tutto proprio a questi respiri che ogni giorno ti mettono in piedi e che per Valentina invece sono stati difficili, lenti, trascinati, mescolati con coraggio a un sorriso speranzoso.

Neanche di fronte al dolore della morte

"La consolazione è dono di Dio e servizio agli altri: nessuno può consolare se stesso autonomamente perché altrimenti finisce per guardarsi allo specchio". Il Papa, quasi un anno fa, durante un'omelia a Santa Marta. Mi domando cosa rifletta lo specchio di chi ha strappato quel crocifisso da una tomba di famiglia nel cimitero di Galatone. Quale consolazione potrà mai trovare colui o colei che ha minato la consolazione altrui con un gesto ignobile come questo? Non ne troverà.

Non saranno mai loro i bastoni della nostra vecchiaia

Pena.
Come quella che dovrebbero infliggervi, al di là della giovane, giovanissima età, al di là della famiglia, di come andate a scuola.
Come quella che suscitate quando arrivate a simili bassezze.
Come quella che non meritate dall’anziano che avete buttato giù, togliendogli il sostegno del bastone.
Troverete e troveranno mille giustificazioni. Magari scavando nel vostro passato spunterà qualche storia appetitosa per gli psicologi, così da potervi inquadrare in qualche categoria problematica che, ahimè, “vi costringe” a essere così.

Grazie del sole, Pippi

Non ci sarebbe da meravigliarsi se qualcuno avesse ancora in casa una vecchia radio con il pomello impolverato perché fermo sullo stesso punto da anni: FM 100.4 MHz. Anche se Radio Sole ha smesso di cantare, suonare e soprattutto raccontare la bellezza e il folklore del Salento, il cuore non ha mai rinunciato del tutto ai tuoi Cappuccino, brioche e caffè, carissimo Pippi.

"Lo desidero così tanto da far male"

Il mondo in cui viviamo non ci piace o forse è solo il modo a essere sbagliato. Il modo in cui lo attraversiamo, in cui lo interpretiamo, in cui lo viviamo.
 Doniamo al vento un pianto che si trasforma in eco insofferente, invece di lasciare nell'aria note di gioia, semplicemente perché ci siamo e possiamo mettere ancora un mattone al nostro sogno.

Il pensiero e l'appartenenza

Di un sogno a un coraggioso, di un ricordo a un nostalgico, del mare a un sentimentale. Di chiunque di noi a una classe sociale, a un'associazione, a un partito politico. L'appartenenza è una condizione che esiste anche senza essere nominata. Le cose ci appartengono e noi apparteniamo a sistemi, gruppi, movimenti di cui condividiamo un ideale o un principio.

Davanti alla morte, ti invito all'amore

"L'amore, solo l'amore ci salverà". Ho ricevuto questo messaggio da un'amica in risposta alle poche e semplici parole che le avevo inviato per provare a mettermi accanto al suo dolore e contemplarlo con lei. Cos'altro si può fare quando si sbatte improvvisamente la faccia contro una mancanza senza ritorno? Ha perso una persona cara, un pezzo di sé, senza preavviso, senza attese più o meno preventivate. A un tratto la ghigliottina dell'addio. La ferita si squarcia e non puoi fare altro che guardare il sangue che la bagna, in attesa che l'amore superi lo strazio e lo coaguli.

Andate via da lì!

L’assurdo ha sempre più spettatori della normalità. Ma cosa pensate di vedere? A cosa serve essere lì, a un passo da quel luogo ormai segnato luttuosamente per sempre?