"Direttore Giuseppe De Maria, Le rivolgo una preghiera: fermi l'ambulanza in dotazione al nostro Ospedale!"
Era il 14 marzo 2024 quando Enzo Del Coco, con una lettera indirizzata al responsabile medico del "Santa Caterina Novella" dava inizio alla sua ultima battaglia. Ci lascerà il 31 marzo 2024 ma il suo ultimo pensiero, dopo avere sperimentato "la tortura" di un trasferimento in ambulanza da Galatina a Casarano, fu di implorare la sua sostituzione "non per me ma per tutti".
Dopo quattro mesi da allora, nulla sembra essere cambiato tanto che Antonio Piccinno del Coordinamento Sanità FP CISL LECCE, si è visto costretto a denunciare la "gravissima criticità" in fatto di ambulanze che accomuna gli ospedali di Galatina, Gallipoli e Casarano e anche il 118.
L'unica novità è che Luigino Sergio, sindaco di Martignano, fa sapere, attraverso un post su facebook, che uno dei suoi ultimi atti, prima di lasciare l'incarico di direttore di Sanità Service, fu quello di acquistare quaranta nuove ambulanze.
Che fine hanno fatto? Sono state tutte impiegate? Le restanti dove sono e perché non vengono utilizzate al posto di quelle obsolete e cadenti? Sono queste le domande da fare con urgenza a Stefano Rossi, direttore generale di Asl Lecce.
Fabio Vergine, sindaco di Galatina, potrebbe per le vie brevi, coinvolgendo anche gli altri primi cittadini dei paesi vicini, chiedere spiegazioni al responsabile della sanità salentina. Anche Antonio Antonaci, in qualità di presidente della commissione ad hoc galatinese, ma soprattutto come medico di base, ha tutti i titoli per alzare il telefono e pretendere che i pazienti bisognosi di un'ambulanza possano essere trasportati con mezzi degni di un paese civile.
"Non vedo l'ora di tornarmene a casa per riprendere le mie cose -scriveva Enzo Del Coco- ma semmai ci fosse la necessità di un nuova trasferta, su quell'ambulanza non vorrò salire neanche se costretto dalle forze dell'ordine." Bisogna arrivare a questo?
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