Nonostante qualche mese fa io sia stata accusata del contrario, come se non sapessi fare altro e fossi poco obiettiva, quello che vi apprestate a leggere non è un necrologio. Se così fosse avrebbe altri protagonisti, ambizioni più o meno nobili infrante e mea culpa più o meno sentiti.
Mi dispiace tornare sul discorso "lacrime" su cui si è provato, in malo modo, a ironizzare in altre sedi, ma il racconto dei fatti, che è il mio mestiere che piaccia o no, mi obbliga a parlare di emozione.
Per descrivere quello che è accaduto nella notte tra domenica e lunedì non si può usare una parola più adatta di questa. Si tratta dell'emozione esplosiva di un neo sindaco che è stato già in grado di fare un piccolo miracolo, qualsiasi cosa l'invidia e la scarsa lucidità diranno nelle stanze di chi critica senza costruire. Marcello Amante ha saputo far avvicinare, non tanto a sé e al suo team, quanto alle sue idee, alla sua caparbietà e al credere che fosse possibile, decine di giovani. E queste decine si sono moltiplicate nel corteo che dal comitato di via Liguria si è mosso verso Piazza San Pietro nei momenti successivi alla conferma della vittoria.
Ho vissuto la campagna elettorale del Polo Civico a stretto contatto con l'oggi primo cittadino di Galatina. E ho visto lo scetticismo trasformarsi in desiderio, la paura in coraggio. Mentre qualche fegato si ingrossava per le accuse di cui era necessario attutire il colpo (succede così quando sono gratuite e attinte alla fantasia), il fondo del barile è stato lasciato sempre lontano dal proprio modus agendi.
Marcello ha espressamente dettato una linea di comportamento che è stata un esempio e un insegnamento per chi invece magari sarebbe stato pronto impulsivamente al contrattacco. Chi pensa che non sia così, chi crede che questo gruppo si sia mosso con gli stessi mezzi usati dagli avversari, ha visto un'altra partita. Ci sono valori universali e oggettivi; quello del rispetto appartiene a Marcello Amante.
Non sono mancati degli scivoloni. Fa parte dell'essere umano, come fa parte dell'essere umano indignarsi davanti a determinate ingiustizie, arrabbiarsi venendo a conoscenza di giochetti al mero scopo denigratorio dell'avversario e provare a difendere la propria dignità e quella dei propri cari.
Ma la comunicazione, usata durante questi mesi in cui Galatina con le sue frazioni è stata messa in ascolto e in visione di un mondo nel quale doversi immaginare dopo il giudizio delle urne, ha da sola messo in evidenza quello che era ed è il cuore di ogni coalizione.
La scelta di Marcello Amante come sindaco della città è stata dettata anche dalle somme tirate dalla gente davanti a quel manifesto o a quel comizio, a quelle urla o a quella risposta. I social hanno viaggiato a sé, ma del peggio hanno fatto proprio vedere tutto.
Le promesse non hanno più il valore che avevano un tempo. Ma prendersi l'impegno a dare quello che si sa (eh già, la cultura è un altro di quei valori che hanno ancora un certo peso per i più) e quello che si è per la propria città, ha credibilità se affermato in un contesto di costruzione, crescita e programmazione non utopica.
Essere super partes è un esercizio che non riesce bene a nessuno, diciamoci la verità. Le sfumature delle proprie passioni emergono sempre, più o meno velate, ma non smetterò mai di osservare quello che mi accade intorno con gli occhi di chi non accetta pillole da ingoiare. Non nascondo quanto io sia stata sorpresa dall'operatività del gruppo di Marcello, dalla coesione di persone diverse eppure accomunate da una visione di "futuro diverso" e quanta fiducia io riponga in questa squadra dai volti nuovi. Questo non mi impedirà di mettere in evidenza ciò che riterrò inopportuno. Anzi, proprio per questo, farò attenzione affinché la bellezza di questi mesi vada crescendo e solidificando.
Per ora lascio però che quella lacrima che all'inaugurazione del comitato contagiò tutti i presenti nella consapevolezza di un possibile cambiamento, oggi scorra di gioia e di forza in una certezza: il cambiamento è già in atto. Buongiorno, Galatina!
Marcello Amante verrà proclamato sindaco di Galatina nella giornata di domani, probabilmente in tempo per partecipare alla processione dei Santi Patroni in veste ufficiale.