Dire grazie con dei girasoli, anzi con un campo

A guardarlo in prospettiva, il futuro non sembra avere contorni molto nitidi. Prevalgono le ombre dell’incertezza, della stanchezza, della paura. Eppure se ci sono delle ombre significa che c’è anche qualche fonte di luce che ne permette la proiezione. E quella fonte di luce, qualche volta, ce la dobbiamo creare. Così provano a fare Ludovica e Stefano che ieri pomeriggio hanno deciso di dare un nuovo volto a un angolo di terra, nella semplicità di un gesto che non ha la pretesa di rivoluzionare, ma unicamente di stimolare il sorriso, a partire dal loro.

“Predicate sempre il Vangelo, e se fosse necessario anche con le parole”

“Cosciente della posizione di minoranza in cui ci troviamo (…) assolutamente io non voglio condizionare nessuno né imporre niente a nessuno; (…) la nostra presenza qui, in fondo non è principalmente politica, è essenzialmente una presenza spirituale e quindi deve essere sempre contenuta entro i limiti anzidetti di una doverosa umiltà. E la prima condizione dell’umiltà è di essere coscienti di quello che si è. Noi siamo minoranza e pertanto non pretenderemo mai di condizionare la maggioranza”.

La preghiera di Natale scritta da San Giovanni Paolo II

La preghiera di Natale scritta da San Giovanni Paolo II: "Asciuga, Bambino Gesù, le lacrime dei fanciulli! Accarezza il malato e l’anziano! Spingi gli uomini a deporre le armi e a stringersi in un universale abbraccio di pace! Invita i popoli, misericordioso Gesù, ad abbattere i muri creati dalla miseria e dalla disoccupazione, dall’ignoranza e dall’indifferenza, dalla discriminazione e dall’intolleranza.

Se non sai come rispondere alla vita, tu balla

Marta non c’è più. Ma anche quando c’era, in fondo era altrove, nell’oblio della dimenticanza. Eppure ci sono stati attimi in cui è tornata, abbracciata dalla musica che per una vita l’ha fatta essere creatura eterea. Marta C. Gonzàlez, già prima ballerina del New York City Ballet, si è data alla danza per oltre cinquant’anni. L’Alzheimer l’ha poi estraniata dal mondo fino a quando nel 2019 questo mondo quel corpo esile lo ha definitivamente lasciato.

Anche Loredana Tundo affogherà come i suoi predecessori nelle acque limacciose della via per Sogliano?

“Sono bastati pochi minuti di pioggia e via Montegrappa si è trasformata in un fiume in piena”. Il messaggio arriva via whatsapp ed è accompagnato da due foto ed un video. Dopo la lettera di qualche giorno fa, quella di ieri è stata l’ennesima testimonianza-denuncia arrivata a galatina.it.

Fanno più male le tasse comunali o la demagogia?

Il Comune di Galatina è in una situazione di PRE-DISSESTO FINANZIARIO cioè ha accumulato nei tempi passati un debito enorme che rischia di uscire fuori controllo ma che, fortunatamente negli ultimi anni, sembra aver preso la giusta direzione con il dichiarato apprezzamento della Corte dei conti. Tale stato di fatto, costringe chi amministra la Città ad una gestione finanziaria limitatissima che rende impraticabile  il ricorso ad ulteriore debito anche se necessario per garantire l’ordinaria gestione.

Il mistero radioso di una Madre

Madre, lasciati guardare, anche da chi di solito non ti vede. Riempiti di luce e gioca con l’ombra, perché il mistero che racchiudi possa rimanere tale ed essere scoperto solo dagli animi che vogliono oltrepassare davvero la tua soglia.
Quest’anno sei senza i colori della festa a indicare la strada al pellegrino che idealmente veniva accompagnato a salutare i santi e a immergersi nella sacralità del tuo ventre di arte e spirito. Ma hai il tratto marcato di un chiarore nuovo e affascina il tuo irradiare quasi un’energia di speranza.

Eclissi di Luna

C’è stata una volta un’eclissi di Luna senza ritorno, un’ombra perpetua che al cielo ha tolto per sempre quel bottone lucente. Ma in realtà al cielo non ha tolto nulla, anzi. Gli ha donato per sempre un astro visibile solo da quell’altrove che per noi è mistero incomprensibile.
C’è stata una volta un’eclissi di Luna che ha spento la musica, ha appeso punte e tutù al chiodo, ha inondato di silenzio le strade.

Scusa, Silvia

Era scritto. Non le avrebbero mai perdonato di essere una donna, di scendere dall’aereo con un sorriso radioso, di non maledire l’Islam, il Paese che l’ha sottratta alla sua famiglia, di non pronunciare immediatamente parole compiacenti verso il Governo, di indossare il velo. Meglio triste, emaciata, di una sofferenza televisiva, sfacciata, evidente, purchè in un paio di jeans.

"Con tenacia, con spirito di sacrificio e senso di appartenenza alla comunità nazionale, l’Italia ha superato ostacoli che sembravano insormontabili"

«Nella primavera del 1945 l’Europa vide la sconfitta del nazifascismo e dei suoi seguaci. L’idea di potenza, di superiorità di razza, di sopraffazione di un popolo contro l’altro, all’origine della seconda guerra mondiale, lasciò il posto a quella di cooperazione nella libertà e nella pace e, in coerenza con quella scelta, pochi anni dopo è nata la Comunità Europea. Oggi celebriamo il settantacinquesimo anniversario della Liberazione, data fondatrice della nostra esperienza democratica di cui la Repubblica è presidio con la sua Costituzione.