Aberrazione galatinese

“È inutile ribadire la nostra amarezza, il nostro disappunto, la nostra aberrazione di fronte a queste notizie che, tra l’altro, non valorizzano neppure la comunità galatinese”. Non rivelerò neanche sotto tortura il nome dell’autore di questa perla letteraria. L’ho copiata dal web perché il politico(?) galatinese che l’ha concepita ha scelto di non inviare il suo comunicato stampa a galatina.it (scelta legittima ma assimilabile a quella del marito che si evira per fare dispetto alla moglie).

Sul tetto d’Europa, nel cuore degli italiani: anche la piazza di Galatina è tricolore

Di quelle notti in cui prenderesti tra le mani il volto di chi hai accanto per rubargli un bacio, anche senza conoscerlo. E magari una promessa: che non sia l’ultima volta che si esulta così, così da italiani, così da popolo sorridente, così da araba fenice che ha sempre ceneri da cui rinascere.
È una di quelle, di quelle notti lì, così rare e così meravigliose.

Ignoti vandali hanno quasi distrutto Villino Congedo

A che cosa possono portare l’alienazione, la noia, la pandemia ma soprattutto l’insensibilità al bello? Le foto che pubblichiamo sono una terribile, incredibile risposta a questa inquietante domanda. Villino Congedo è (ma è meglio scrivere ‘era’) uno splendido gioiello di architettura neogotica, costruito probabilmente ai primi anni del XX secolo. Si trova nelle campagne galatinesi e, qualche notte fa, è stato ‘colpito a morte’.

L'in-credibile Mistero del Giovedì Santo

L’Eucaristia è forse il più “in-credibile” fra i Misteri del Cristianesimo. L’uomo guarda un pezzo di pane ed un calice di vino e, se ha il dono della fede, vede il Corpo e il Sangue di Cristo. Fu lo stesso Gesù a istituire il Sacramento nel corso dell’Ultima Cena, “nella notte in cui fu tradito”, di quel giovedì che poi verrà detto “Santo”.

Dire grazie con dei girasoli, anzi con un campo

A guardarlo in prospettiva, il futuro non sembra avere contorni molto nitidi. Prevalgono le ombre dell’incertezza, della stanchezza, della paura. Eppure se ci sono delle ombre significa che c’è anche qualche fonte di luce che ne permette la proiezione. E quella fonte di luce, qualche volta, ce la dobbiamo creare. Così provano a fare Ludovica e Stefano che ieri pomeriggio hanno deciso di dare un nuovo volto a un angolo di terra, nella semplicità di un gesto che non ha la pretesa di rivoluzionare, ma unicamente di stimolare il sorriso, a partire dal loro.

“Predicate sempre il Vangelo, e se fosse necessario anche con le parole”

“Cosciente della posizione di minoranza in cui ci troviamo (…) assolutamente io non voglio condizionare nessuno né imporre niente a nessuno; (…) la nostra presenza qui, in fondo non è principalmente politica, è essenzialmente una presenza spirituale e quindi deve essere sempre contenuta entro i limiti anzidetti di una doverosa umiltà. E la prima condizione dell’umiltà è di essere coscienti di quello che si è. Noi siamo minoranza e pertanto non pretenderemo mai di condizionare la maggioranza”.

La preghiera di Natale scritta da San Giovanni Paolo II

La preghiera di Natale scritta da San Giovanni Paolo II: "Asciuga, Bambino Gesù, le lacrime dei fanciulli! Accarezza il malato e l’anziano! Spingi gli uomini a deporre le armi e a stringersi in un universale abbraccio di pace! Invita i popoli, misericordioso Gesù, ad abbattere i muri creati dalla miseria e dalla disoccupazione, dall’ignoranza e dall’indifferenza, dalla discriminazione e dall’intolleranza.

Se non sai come rispondere alla vita, tu balla

Marta non c’è più. Ma anche quando c’era, in fondo era altrove, nell’oblio della dimenticanza. Eppure ci sono stati attimi in cui è tornata, abbracciata dalla musica che per una vita l’ha fatta essere creatura eterea. Marta C. Gonzàlez, già prima ballerina del New York City Ballet, si è data alla danza per oltre cinquant’anni. L’Alzheimer l’ha poi estraniata dal mondo fino a quando nel 2019 questo mondo quel corpo esile lo ha definitivamente lasciato.

Anche Loredana Tundo affogherà come i suoi predecessori nelle acque limacciose della via per Sogliano?

“Sono bastati pochi minuti di pioggia e via Montegrappa si è trasformata in un fiume in piena”. Il messaggio arriva via whatsapp ed è accompagnato da due foto ed un video. Dopo la lettera di qualche giorno fa, quella di ieri è stata l’ennesima testimonianza-denuncia arrivata a galatina.it.

Fanno più male le tasse comunali o la demagogia?

Il Comune di Galatina è in una situazione di PRE-DISSESTO FINANZIARIO cioè ha accumulato nei tempi passati un debito enorme che rischia di uscire fuori controllo ma che, fortunatamente negli ultimi anni, sembra aver preso la giusta direzione con il dichiarato apprezzamento della Corte dei conti. Tale stato di fatto, costringe chi amministra la Città ad una gestione finanziaria limitatissima che rende impraticabile  il ricorso ad ulteriore debito anche se necessario per garantire l’ordinaria gestione.