La prossima volta una bella nenia, promesso. E musi lunghi, mi raccomando!

Quelle cose che nascono quasi da una casualità e che poi, quando qualcuno ti ferma per strada ringraziando per il regalo di quattro minuti e venti secondi di sorriso, ti fanno pensare di aver fatto qualcosa di buono. Il video "Happy from Galatina" che abbiamo voluto realizzare è stato ispirato da un principio un po' diverso da quello che guida le ormai note clip firmate dalla musica di Pharrell Williams.

Nel sogno di una libertà senza confini

A chi alla rappresentazione ieri ha prestato più di un orecchio distratto dal vocio e dai rumori della sala, quel flauto, quelle percussioni, quei violini, saranno rimasti dentro per tutta la sera, a cadenzare anche a sipario chiuso una memoria fatta di dolore e allo stesso tempo di speranza.  "Intorno a Brundibar" non è teatro.

L'uccello in gabbia o canta per amore o canta per rabbia

E se cantasse per idiozia? E se fosse per darsi un tono (che tono non è)? Ma di ben altri volatili stiamo parlando, non di quelli che usano il fischiettare per comunicare. E di altre gabbie. Mentali, strette al tal punto da far tirare fuori un sibilo urticante, non certo di richiamo. L'ennesimo troglodita passa accanto a una ragazza impegnata in una conversazione telefonica sul marciapiedi fuori dal proprio ufficio. Il sole l'ha invitata ad alzarsi dalla scrivania per prendere un po' d'aria. Classico braccio fuori dal finestrino di un Fiorino e fischio annesso.

Vi racconto una storia

C'era una volta una città che sonnecchiava. Odiava essere definita dormiente. Eppure non si faceva mai mancare le sue dosi di camomilla. Motivi per destarsi dal suo torpore ne aveva, non fosse altro per i tesori che custodiva tra le sue piaghe da decubito. Non quelle del "non posso", ma quelle del "non voglio". Sotto la cenere tante idee rivoluzionarie, tanta aspirazione al cambiamento, tanto desiderio di ripartenza. Eppure nessuno dei suoi abitanti metteva in atto questi propositi.

Un altro luogo, un altro modo

Insegnaci a sorridere. Tu, che non lo puoi fare più. Tu, che troverai il modo di farlo ancora. Da un'altra parte. Lontano. Vicino ai cuori di un'intera città, la tua Galatina, che ti ha salutata sotto le lacrime del cielo, ininterrotte, e che vuole che Elena da oggi non inizi a diventare ricordo, ma continui a essere impulso forte di coraggio.

Aspettando un "cetriolone"
Almeno ci facciamo una risata. Almeno ci sorprendiamo. Perché poi, alla fine, di questo abbiamo bisogno. Di sorpresa. La "melanzana gigante", di cui si è parlato in questi giorni in queste stesse pagine, non è una notizia che cambia la vita e di questo diamo atto al signor Prontera che nella sua lettera ne critica l'effettiva importanza. Ma perché in tanti hanno preferito leggere dello strano evento agreste, trascurando discussioni sulla carta fondamentali per la quotidianità dei cittadini, ma di fatto nient'altro che noiose reiterazioni di beghe politiche?
Non c'è più tempo per le scuse

Si muore. A 100 anni è qualcosa che si attende. È l'unica strada che accomuna tutti gli esseri viventi. La differenza la fa la dignità con cui si abbandona questa vita. Quella che sulle spalle porta il peso di altre morti, è vita dignitosa? E se quelle morti non hanno avuto nemmeno il rispetto del pentimento, di che vita si può parlare? Non giudicare, se non vuoi essere giudicato. Ma arrabbiati davanti alla crudeltá. "Ch'assolver non si può chi non si pente", scriveva Dante. Ed Erich Priebke non sarà mai assolto. Neanche da morto.

“Continueremo a baciarci senza pensarci”

Diamo i numeri. Non in termini di follia (a questo ci pensano già abbastanza in tanti), ma nel vero senso della parola. Con 228 voti favorevoli, 57 contrari e 108 astenuti, giovedì sera la Camera ha approvato la legge contro l'omofobia e la transfobia. Il provvedimento è passato con i voti del PD e di buona parte di Scelta Civica. Praticamente si punta ad aggiungere l'aggravante dell'omofobia alla già esistente legge Mancino (1993) che condanna gesti, azioni e slogan aventi per scopo l'incitazione alla violenza e alla discriminazione per motivi razziali, etnici religiosi o nazionali.

L'essenziale

L'essenziale. Ciò che ti fa dire "Gesù Cristo ti ha salvato" e niente di più. Che ti ricorda che i ministri della Chiesa devono essere soprattutto ministri della misericordia. Non lassisti, ma neanche rigoristi. La loro missione è quella di annunciare questa verità di fede. Stop.

Un attimo, prima di domani

Pensi di fare una cosa? Falla, senza rimandare. Il pensiero si affievolisce se non gli si trova un posto preciso in cui attecchire. Ed è bello quando quel posto è una macchina in cui si prende e si va. Non è necessario il viaggio della vita. Basta concedersi quelle piccole cose che spesso si vogliono fare, ma a cui non si trova mai la motivazione giusta. Vedere una mostra di fotografia. Volevo fare semplicemente questo. Poco importa dover percorrere quasi cento km per andare a sbirciarla.