La libertà, quella vera, richiede coraggio. Quante volte abbiamo detto “vivrei per sempre a contatto con la natura”, ma il desiderio è rimasto nel limbo delle cose pronunciate pour parler, senza la conseguenza di un’azione?
Per Freddy il bisogno di respirare tutti i giorni il mare si è invece concretizzato in vent’anni di vita sulla spiaggia. Vent’anni di essenzialità e allo stesso tempo di ricchezza, data dal rifiuto dei vincoli di una routine pesante come può essere quella imposta dal diktat delle città.
Freddy ha scelto la libertà, con il coraggio che solo chi crede profondamente in quello che vuole, sa mettere nella propria rivoluzione.
Accampato insieme al suo fidato cane sulle dune di Lido Conchiglie, a pochi chilometri dalla sua Sannicola che oggi lo piange, è stato simbolo di un’interazione schietta tra uomo e ambiente, senza fronzoli. Una parola per tutti, sempre pronto a raccontare, a soddisfare la curiosità di coloro che si chiedevano come fosse possibile rinunciare a tutto e stare lì, estate e inverno. E non capivano che, se non avesse scelto quella vita, avrebbe sì rinunciato, ma a se stesso.
Nella bizzarria che era facile riconoscergli, c’era in realtà l’autenticità di un moderno Mowgli che sapeva tanto e aveva sempre lo sguardo verso l’orizzonte del suo mare. Chiunque lo abbia incontrato, anche solo per pochi minuti, si è rubato inconsciamente un po’ della sua saggezza e ha invidiato, in fondo, la sua temerarietà, difficile da replicare.
Molti non conoscevano il suo nome di battesimo (Ferdinando) o il suo cognome (Maramonte), ma lo consideravano comunque un vicino di casa di cui fidarsi, il guardiano di una distesa di sabbia di cui distingueva e apprezzava probabilmente ogni granello, un amico.
Se n’è andato per sempre, tradito dai polmoni, ma è facile immaginare che il suo spirito non abbandonerà mai quella spiaggia. Il bandierone nerazzurro che indicava la sua dimora continuerà a sventolare. Le onde trasmetteranno ancora quella libertà, unica e ambita, a chi sistemerà il proprio ombrellone a due passi da dove Freddy trascorreva le sue giornate e sognava. Sognava, chissà, un mondo più puro, come quello che aveva cercato di costruire per sé.
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I funerali si svolgeranno domani 14 settembre alle ore 16:30 nella chiesetta del cimitero di Sannicola dove è allestita la sala del commiato.
(foto dal web di @kalos_sara)