"Galatina esempio per l'Italia"

Paolo Mieli, alla riapertura della Biblioteca 'Pietro Siciliani' loda il fair-play di Marcello Amante e Fabio Vergine

"Galatina è un esempio per l'Italia". In estrema sintesi è questo il pensiero espresso da Paolo Mieli nei suoi sette minuti di intervento per la riapertura, (nel 120° anno dalla fondazione), della Biblioteca "Pietro Siciliani", dopo i lunghi e importanti lavori di restauro.
Nel chiostro dei Domenicani, in una domenica ventosa, (23 marzo 2025)  due lati del quadrilatero coperto (quello verso la Chiesa dell'Immacolata e il parallelo di Corso Re d'Italia)  sono stipati di sedie tutte riservate agli invitati, (sindaci, autorità civili e militari, presidenti di associazioni cittadine e impiegati comunali). Moltissime sono le persone in piedi che chiacchierano al centro dell'atrio scoperto. L'audio purtroppo è pessimo ed il brusio sovrasta le parole degli oratori che si sforzano di esprimere concetti adeguati alla circostanza.
Fabio Vergine, Sindaco di Galatina, è visibilmente imbarazzato quando si scusa con tutti per la "precaria sistemazione", dovuta alle avverse condizioni atmosferiche. Poi ringrazia Marcello Amante, il sindaco che lo ha preceduto, per avere avuto l'idea, nel 2017, di presentare la domanda di finanziamento per il progetto di ristrutturazione della 'Siciliani'.
A sua volta Amante lo ringrazia per l'invito e condivide i meriti per lo stanziamento arrivato a Galatina con Cristina Dettù, già assessore alla cultura, e con Pierantonio De Matteis, ex-consigliere comunale, deus ex-machina di tutta l'operazione.
E' questo 'scambio di amorosi sensi' che colpisce Paolo Mieli e lo spinge ad affermare che "il metodo galatinese andrebbe applicato ovunque quando c'è da realizzare il bene comune senza sterili battaglie politiche o ideologiche".
Gli oratori si susseguono secondo la scaletta scandita da Mario Vecchio che riesce perfino a chiedere all'ex-direttore del Corriere della sera se "avesse assaggiato il pasticciotto". Mieli, che aveva pranzato all'Incoho (Bocciolo di salmone marianto con cavolo  viola, costata di fassona, acqua e limone spremuto) risponde che tornerà a Galatina perché lo ha proprio colpito e magari, in quell'occasione, lo assaggerà.
Parlano, ma le loro parole si percepiscono male e a tratti, Davide Miceli, consigliere delegato alla cultura, Viviana Matrangola e Sebastiano Leo, entrambi assessori regionali, Loredana Capone, presidente del Consiglio Regionale,  ("vedemmo lungo nel finanziare questa opera"), Roberto Marti, presidente della VII commissione del Senato, Massimo Guastella, delegato del Rettore di Unisalento, e i due professori Francesco Giannachi e Giancarlo Vallone (fa la storia delle raccolte librarie e del fondo antico costituito dalle librerie dei francescani di santa Caterina  e dei cappuccini - il più importante fondo antico di Puglia- assegnato nel 1867 dallo Stato al Comune in forza delle leggi eversive unitarie. Nel 1888 si aggiungono i 3000 volumi di Pietro Siciliani e poi altre raccolte).
La relazione sui lavori preparata dall'architetto Nicola Miglietta (assente perché fortemente indisposto) viene letta in piccola parte.
La pubblichiamo integralmente nell'articolo che segue.
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