Il messaggero di un gene regola la fertilità maschile delle piante

La fertilità maschile in ambito vegetale dipende da un nuovo messaggero di un gene. Lo ha scoperto un team coordinato dall’Istituto di biologia e patologia molecolare del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Ibpm), unità di Roma, in collaborazione con l’Università di Kyoto e il Riken Institute di Yokohama, nell’ambito dei progetti bilaterali (Italia – Giappone) di grande rilevanza finanziati dal Ministero degli affari esteri e dal Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca.

Difficile prevedere le piogge di breve durata e alta intensità

Non è la prima volta che gruppi di escursionisti vengono colti di sorpresa da improvvise piene torrentizie. Soprattutto nel periodo estivo, temporali e piogge intense possono indurre un repentino aumento delle portate dei torrenti in bacini montani. Ad aggravare la pericolosità dei queste piene è la presenza dell’abbondante detrito lungo il letto del torrente che, una volta preso in carico dalle acque turbolente, viene trasportato verso valle, aumentandone la forza distruttiva.

Nelle brine dell’Antartide il segreto della vita su Marte?

Un team di ricerca italiano del quale fa parte anche l’Istituto per l’ambiente marino costiero del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Iamc) di Messina, oltre alle Università dell’Insubria, di Perugia, di Bolzano, di Trieste, di Venezia e della Tuscia, ha studiato in Antartide le brine, liquidi molto salati, in cui prosperano microorganismi che si sono adattati a vivere in crio-ecosistemi (sistemi estremi caratterizzati da basse temperature).

Dalla ricerca Unisalento una nuova tecnica per lo studio delle nanoparticelle metalliche inglobate nelle cellule

Si chiama “Sputtering-Enabled Intracellular X-ray Photoelectron Spectroscopy” (SEI-XPS) ed è una nuova tecnica per l’indagine del destino chimico di nanoparticelle metalliche inglobate nelle cellule: lo ha messo a punto il gruppo di ricercatori di Chimica Analitica dell’Università del Salento in collaborazione con l’IIT – Istituto Italiano di Tecnologia di Genova.

Ricerca e innovazione in Italia, risultati eccellenti con risorse insufficienti

Il Consiglio nazionale delle ricerche riprende la redazione della ‘Relazione sulla ricerca e l'innovazione in Italia’ che fornisce a Governo, Parlamento e opinione pubblica analisi e dati di politica della scienza e della tecnologia.

Un modello matematico aiuta a prevedere gli incendi

In molte regioni del nostro pianeta, in estate gli incendi boschivi rappresentano una concreta e grave minaccia per abitazioni e infrastrutture, causano danni economici ingenti e, purtroppo, anche perdita di vite umane. Seppure la maggior parte degli incendi sia dovuta a cause antropiche, accidentali o volontarie, l’estensione dell’incendio – in particolare dell’area bruciata – dipende in modo significativo dalle condizioni meteo-climatiche e dalle caratteristiche del ʻcombustibileʼ, in particolare dal grado di umidità e dall’abbondanza del materiale che lo alimenta, ad esempio la legna.

La frana di Crotone non ha più misteri

Un gruppo di ricerca guidato dall’Istituto nazionale di oceanografia e di geofisica sperimentale (Ogs), in collaborazione con l’Istituto di scienze marine del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Ismar) di Venezia e con le Università di Padova, della Basilicata e della Calabria, ha fatto luce sull’origine del lento e imponente movimento franoso, definito dagli studiosi megalandslide, che da milioni di anni coinvolge il settore marino e costiero a sud di Crotone, interessando un’area di quasi 500 km2 e uno spessore di circa 1,5 km.

Datato a Lecce l'albero vivente più antico d'Europa

“Italus” è, con i suoi 1.230 anni, l’albero vivente scientificamente datato più antico d’Europa: si tratta di un pino loricato del Parco Nazionale del Pollino; la datazione assoluta con il radiocarbonio è stata effettuata con l’acceleratore di particelle Tandetron presso il CEDAD, il Centro di Fisica Applicata Datazione e Diagnostica del Dipartimento di Matematica e Fisica “Ennio De Giorgi” dell’Università del Salento, specializzato nel campo delle tecniche nucleari per la datazione e le analisi isotopiche e dei materiali.

Xylella, osservazioni aeree per scoprirla

In due anni di ricerche, in gran parte svolte sul campo, e con l’ausilio delle più moderne tecniche di telerilevamento aereo, è stato sviluppato un efficace sistema di identificazione preventiva della presenza del disseccamento rapido degli olivi, la grave fitopatologia causata dal batterio Xylella fastidiosa che sta devastando in particolare il paesaggio salentino.

Insetti più piccoli a causa del riscaldamento del pianeta

Insetti, ragni e crostacei in un prossimo futuro andranno incontro a variazioni delle loro misure corporee a causa del riscaldamento globale, a seconda che si trovino in città, in aree naturali o in zone frammentate e questo avrà conseguenze per le specie che di essi si nutrono. A sostenerlo, uno studio internazionale pubblicato sulla rivista Nature a cui hanno preso parte l’Istituto per lo studio degli ecosistemi del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Ise) e il Dipartimento di scienze della vita e biologia dei sistemi (Dbios) dell’Università di Torino.