Ospedale di Galatina. "Sel, per anni bella addormentata, si è svegliata dopo il bacio del principe?"

Il comunicato di Sel sull’ospedale di Galatina  mi richiama in mente la fiaba della  “bella addormentata” che dopo essere per anni caduta in un sonno profondo improvvisamente si è svegliata, baciata  dal suo Principe. Sarebbe molto facile replicare, chiedendo, dove stavano costoro  negli anni dal 2005 ai giorni nostri quando sono state organizzate decine e decine di assemblee di dipendenti, di cittadini, di comitati spontanei, di incontri sindacali e istituzionali al fine di salvaguardare un prezioso bene comune quale è appunto l’ospedale di Galatina.

Via Isola d'Elba è un colabrodo. Chi controlla i lavori pubblici?

Salve Direttore, vorrei farle una domanda. Premetto che giornalmente percorro la strada Via Isola D'Elba e via Galatina-Galatone. Tralascio via Galatina-Galatone in quanto è strada provinciale quindi dovrebbe interessarsi la provincia e ripeto, dovrebbe.

La mia eternità

Ognuno ha dentro un sogno che non va più via
sfuggito al vento forte e alla malinconia.
Ognuno ha dentro un'alba che si porta via,
respira nella notte e porta l'allegria.
Ti chiamo e stai dormendo e sto morendo già,
mi dici tu "magari sentiamoci più in là".

 Udire la tua voce è di per sè magia,
risuona nei pensieri come melodia.
Vedere il tuo sorriso è gioia ed armonia
avvolto in un abbraccio di tenera follia.
Esplode lentamente un uragano in noi,
la notte è tanto lunga solo se lo vuoi.

La statua di San Francesco finirà come il pino?

Ho, scritto all'amministrazione comunale di Galatina, città dove risiedo, riguardo alla scorrettezza di avere una statua di San Francesco d'Assisi lasciata li,in balia della sopraffazione, e coperta dalla sporcizia. È piena di scritte. È un'indecenza. Sarebbe il caso di ricordarsi che Galatina è una città d'arte (questo, almeno, è quanto si legge quando si arriva da ogni parte del territorio galatinese).

Chi paga? Lo faccia chi può

Ciao Dino. Ho letto e riletto le lettere di Pierluigi Serra ed Antonio M., e trovo nella loro straordinaria semplicità l’essenza della nostra epoca. Il mare di Lampedusa ha portato ovunque le sue onde, lasciando sommersi i corpi e sulla cresta le voci.  Siamo capaci di  ascoltare? Siamo capaci di udire i lamenti come fossero i crepitii  della nostra coscienza? È necessario enfatizzare le antitesi o le diverse visioni del problema per trovare, alla fine, “nella saggezza della morte” il filo della storia.

Fa più indignare un euro per una bara o 226 milioni per le missioni militari all'estero?

Egregio sig. Antonio M., ho avuto modo di leggere la sua lettera e quella del sig. Serra. Le sue ragioni senz’altro hanno fondamento ma mi permetto di farle notare che la fonte dei nostri guai non è causata da chi, nella speranza di garantire la sopravvivenza fisica prima ed un futuro migliore poi, a se stesso e ai propri famigliari, è disposto a morire, nella speranza di quello che spesso si rivela un tragico miraggio.

Auguri Luca, per i tuoi diciotto anni!

Carissimo Figlioccio, sono arrivati anche per te i tanto attesi 18 anni! So bene quel che pensi o come ci si sente in questo giorno, avendo vissuto, da poco,  questa stessa tappa!  Ora si potranno fare cose che prima non erano concesse, finalmente prendere la patente e guidare, gestire totalmente la propria libertà di espressione, realizzazione, partecipazione alla vita pubblica e conquistare il lavoro per la vita.  Pensieri che hanno occupato la mente di tutti in questa fase della vita!

Finestre colabrodo e acqua nelle aule del primo circolo. Fino a quando?

La mia indignazione stamattina è forte come questo acquazzone! Premettendo che fortunatamente da noi temporali così sono davvero rari, non mi sembra possibile che insieme all'ombrello da casa avrei dovuto portare anche secchio e straccio per dare una mano a raccogliere l'acqua dalle aule dei miei figli! Questo lo scenario che ha lasciato allibita me e tanti genitori dei bambini che frequentano la scuola dell'Infanzia e Primaria del I Polo di Piazza Cesari. Incredibile, intollerabile che possa entrare l'acqua piovana da finestre ormai vecchie, direi pure storiche, dell'edificio scolastico.

"Lasciamo quelle bare a Lampedusa"
Carissimo Sig. Serra, io non la conosco, come credo lei non conosca molti suoi concittadini, posso anche essere moralmente d'accordo nella sua idea, ma oggi come oggi dobbiamo pesare ogni minima azione, per questo motivo vorrei formulare la seguente domanda: chi paga? Lo farà lei? Farà una raccolta? O saremo noi cittadini a fare questo "monumento alla tolleranza?" 
Facciamo seppellire a Galatina una delle persone morte a Lampedusa. Un appello al Sindaco

Oltre dieci anni di esperienza nel pattugliamento delle coste dell’isola di Lampedusa alla ricerca di “boat people”, ore ed ore di volo su quel mare che di fatto divide due continenti l’Africa e l’Europa. Proprio su quelle acque  ho intercettato e diretto le motovedette per il soccorso di decine di migliaia di migranti in navigazione su barconi e gommoni colmi all’inverosimile, quelli che la Mannoia in una sua bellissima canzone chiama DISASTRONAVI.