"Saremo sempre dalla sua parte e dalla parte dello Stato"

La solidarietà di Anna Antonica, Sandra Antonica, Loredana Tundo, Marcello Amante ed Emanuele Mariano verso la giudice Francesca Mariano dopo il grave atto intimidatorio, avvenuto nei giorni scorsi nel cimitero di Galatina. La solidarietà di Levèra

"Francesca Mariano è una donna forte e coraggiosa. Una donna capace che, quotidianamente, combatte contro il male più pericoloso e infimo del nostro territorio: la mafia.
A lei va la nostra piena solidarietà per il gesto vile e intimidatorio perpetrato nel cimitero di Galatina. Saremo sempre dalla sua parte e dalla parte dello Stato che combatte contro la criminalità e la cultura mafiosa."
Con questa dichiarazione, Anna Antonica, Sandra Antonica, Loredana Tundo, Marcello Amante ed Emanuele Mariano prendono una ferma posizione contro l'ennesimo, grave atto intimidatorio avvenuto nei giorni scorsi nei confronti della giudice penale: una mezza testa di capretto ed un coltello sono stati fatti trovare davanti alla tomba del padre nel cimitero di Galatina.
Già nei mesi e negli anni scorsi Maria Francesca Mariano, galatinese, aveva subito analoghe e gravi minacce. Entrata in Magistratura a soli 24 anni dopo la laurea con lode in giurisprudenza a 'La Sapienza' di Roma fu la più giovane giudice d'Italia. Vive sotto scorta.
La Presidenza del Consiglio ha contattato la giudice, assicurandole l'altissima considerazione per il suo operato e chiedendo un rafforzamento delle misure di sicurezza.

La solidarietà di Levèra
"Levèra,
ente che da quasi otto anni gestisce a Noha un immobile confiscato, intende esprimere la propria solidarietà alla giudice Dott.ssa Maria Francesca Mariano per l’ atto intimidatorio subito. Siamo sgomenti per l’orrore di questa minaccia, specchio di una criminalità più chè viva nel nostro territorio, un atto che anche vìola l’intimità del legame con i propri cari. Abbiamo altresì la consapevolezza che questi atti minatori sottolineano l’efficacia del lavoro virtuoso che la Magistrata conduce. Le siamo vicini, certi che il suo coraggio e l’ alto senso del dovere che la contraddistingue sarà più forte delle minacce, e continueremo a portare avanti il progetto Levèra con tutto l’ impegno possibile cercando di coltivare i valori di legalità e giustizia, fondamenta di una sana società civile."

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