"Felicemente accodati"

Gentile Direttore, eh già, da Pertini a Salvini il passo è breve. Appena un filo, anche meno. Premetto che non ho nulla contro la LEGA o il suo candidato (posso non condividere le loro idee ma ho da sempre rispetto per tutti), ma è vedere quel che resta del Partito Socialista a Galatina, piegato sulla LEGA, che fa tristezza.
Come si può arrivare a tanto?
Votano LEGA gli 'eredi' (galatinesi) di Nenni, di Pertini, di Turati e di una infinità di altri socialisti morti per i loro ideali.
(...)
I socialisti che votano i sovranisti della LEGA, è quanto di più politicamente inaspettato potesse accadere.
Ma la mia meraviglia non è causata dai 'non addetti ai lavori' del partito che pure ci sono come in tutti, ma ai tanti professionisti (della politica e non), e 'intellettuali nostrani', che si sono felicemente accodati al posizionamento attuale.
Un po' mi dispiace vederli così, un po' annebbiati e impegnati a trasformare ideali nobili in un indefinibile mercanteggio politico. I voti come patrimonio commerciale non ideale.
I socialisti, quelli veri, quelli che non cambiano idea come cambia il tempo, non votano a destra, non votano LEGA non cambiano direzione come cambia il vento, non tradiscono mai i propri valori, non tradiscono mai i loro ideali.

Gentile Lettera firmata, su queste pagine ho sempre sostenuto il diritto all'incoerenza e continuo a farlo.
In un aforisma molto citato, attribuito allo scrittore e poeta americano James Russell Lowell, si afferma che: "Solo i morti e gli stupidi non cambiano mai opinione."
I galatinesi che Ella identifica come "eredi di Nenni, di Pertini, di Turati" (ma non dimentichi Craxi!) non appartengono certamente né alla prima né alla seconda delle tue categorie, hanno solo cambiato idea.
Dopo aver 'conquistato' Palazzo Orsini, con la  vincente tattica del 'marciare divisi in liste civiche per combattere e vincere uniti', ora hanno deciso di contarsi per far poi pesare, nelle prossime elezioni comunali e politiche, i 'loro' voti. 
Mi viene il dubbio che sia Lei ad avere una visione piuttosto romantica e datata della Politica. 
Metta per un attimo da parte gli 'ideali socialisti' e si abitui a respirare la brezza leghista che spira da Nardò. Ovviamente fino al prossimo cambio di vento. (Dino Valente)