Ciao Pablito, “che la terra ti sia lieve”

Aveva la battuta simpatica del toscano di Prato, dove era nato, e lo sguardo misurato del veneto di Vicenza che lo aveva adottato e lanciato nel calcio. Come pochi aveva unito questo Paese, fatto di insopportabili Guelfi e Ghibellini, facendoci vivere momenti indimenticabili di vera gioia e di orgoglio di Patria. E io avevo dato concretezza a quella felicità dando un secondo nome a mia figlia aggiungendo Azzurra ad Alessandra.