Pagare la 'luce' nei cimiteri di Galatina e frazioni? Un'impresa

Il Circolo del PD di Noha continua a essere portavoce delle istanze dei cittadini e per questo non possiamo esimerci dal raccontarvi dei vari disservizi ed in particolare per ciò che riguarda il pagamento delle luci votive dei defunti. E’ una novità ciò che sta accadendo nelle ultime settimane, ossia l’impossibilità di recuperare i consueti bollettini per il pagamento delle luci votive direttamente presso i cimiteri - come accadeva fino allo scorso anno. Pratica molto funzionale questa, ma sostituita da una nuova prassi che non fa altro che accumulare disagi. Seguendo un adeguamento più che giusto anche per i servizi cimiteriali, il Comune di Galatina si è dotato di un utile e soprattutto convenevole strumento di ricezione dei pagamenti per la Pubblica Amministrazione, ossia i moduli PagoPA; ovviamente non sindachiamo ciò che riguarda il metodo che ribadiamo esser utile, ma ci limiteremo a descriverne le pecche organizzative di questo disservizio o perlomeno del modo con cui il servizio è stato organizzato. È sotto gli occhi di tutti il fatto che in questi giorni gli uffici comunali siano presi d’assalto da tanti di cittadini che attendono pazientemente il loro interminabile turno per adempiere al pagamento del contributo della luce votiva per i propri cari e ciò rende lente le operazioni ma soprattutto lunghe le attese e impraticabili gli spazi comunali. Per non parlare del fatto che questo nuovo modus operandi promosso dall’Amministrazione sia un disagio soprattutto per i cittadini anziani, costretti a recarsi presso gli uffici comunali attendendo interminabili ore prima di essere ricevuti dall’ufficio preposto. Parliamo, infatti, di un Comune – il nostro – comprendente anche tre frazioni per un totale di più di venticinquemila abitanti e le difficoltà nello gestire il flusso di contribuenti, seppur in due mesi è davvero complicato e soprattutto disfunzionale.

Ciò che suggeriamo a questa Amministrazione, prendendo in esame le richieste dei cittadini, soprattutto di Noha che si trovano a dover recarsi personalmente presso gli uffici comunali con tutti i disagi del caso, è di prevedere l’uso della Casa comunale sita in Via Calvario e inutilizzata da diverso tempo (in barba alla promessa che l’avrebbero resa fruibile per l’ufficio anagrafe di Noha), così come nelle frazioni di Collemeto e Santa barbara sarebbe utile individuare luoghi preposti nel territorio per favorire la riscossione del tributo. Ciò semplificherebbe le operazioni e ovviamente faciliterebbero la vita dei cittadini, tutti!