Grande solidarietà a Rodolfo Rollo dopo l'intimidazione rivolta a lui e alla sua famiglia

Grande solidarietà a Rodolfo Rollo dopo l'intimidazione rivolta a lui e alla sua famiglia

Una grave intimidazione è stata compiuta ai danni del Direttore generale di Asl Lecce Rodolfo Rollo. Nella giornata di ieri sono stati recapiti, al domicilio del Direttore, in busta anonima, due bossoli di pistola. Dell’accaduto è stata presentata denuncia alle Forze dell’ordine. I bossoli erano accompagnati da un messaggio dattiloscritto in cui veniva “ordinato” al Direttore Rollo di prorogare i contratti in scadenza di 30 dipendenti attualmente in servizio, a tempo determinato, in ASL Lecce.
Nel rendere noto l’avvenimento, il Dg Rollo tiene a precisare che: "Le procedure di reclutamento seguono iter complessi che non sono riferibili alla singola volontà, fosse anche quella del Direttore generale. Tutte le procedure sin qui seguite sono state guidate da questo principio e quindi da norme o indicazioni nazionali o regionali che rendono oggettivo l’iter. Ogni contenzioso è poi risolto tempestivamente e con equilibrio dall’Autorità giudiziaria. Certamente continueremo a seguire questa strada, nella consapevolezza che i diritti dei singoli sono tutelati solo se inquadrati in normative e indicazioni che danno a tutti le stesse possibilità, senza corsie preferenziali per nessuno. L’esigenza di un posto di lavoro è comprensibile, in particolare in questo momento e pertanto è sempre stata assicurata la massima attenzione in vicende che coinvolgono persone in carne e ossa con loro le famiglie".
"Per quanto riguarda la mia sicurezza personale e quella della mia famiglia ci sentiamo ampiamente tutelati dalla pronta risposta delle Forze dell’Ordine e della Prefettura. Le indagini scattate nell’immediatezza dei fatti ci rassicurano".
La Direzione strategica e tutta la ASL Lecce in ogni sua articolazione hanno immediatamente espresso la loro solidarietà al dottore Rollo.
"Le invio a nome mio personale e di tutti i consiglieri dell'OMCeO di Lecce -scrive Donato De Giorgi, presidente dell'Ordine dei Medici di Lecce-  la nostra solidarietà in merito ai gravi fatti che hanno coinvolto lei come iscritto al nostro Ordine e Direttore Generale ASL. Le minacce e la violenza, che così spesso vengono utilizzate contro i Professionisti della sanità, non devono e non possono mai rappresentare lo strumento per far valere i propri diritti. Allorquando esse hanno caratteristiche vili e mafiose, come nel caso specifico, tendono a gettare discredito su tutto il tessuto sociale del nostro territorio, ma in realtà riversano sugli stessi autori tutta la gravità, vigliaccheria e inciviltà del gesto".
L' Associazione Medici Cattolici Italiani (AMCI) della Sezione di Otranto, attraverso il suo presidente, Antonio Palumbo, "esprime la più ampia ed incondizionata solidarietà al Direttore Generale Asl Lecce Dott. Rodolfo Rollo e alla sua famiglia, condannando fermamente la grave e vile intimidazione ricevuta, che non trova giustificazione alcuna. Invitiamo il Dott. Rollo a continuare a lavorare con lo stesso impegno e determinazione di sempre, certi che le Forze dell'Ordine assicureranno presto alla giustizia i responsabili".
Confindustria Lecce esprime solidarietà e vicinanza al direttore generale della Asl di Lecce Rodolfo Rollo, vittima di un gesto intimidatorio immeritato e assolutamente inqualificabile. "Il rispetto delle regole - afferma il presidente reggente dell’Associazione Nicola Delle Donne - soprattutto in un periodo delicato come quello attuale, va salvaguardato al di là di qualsivoglia interesse di parte. Non ci sono, infatti, giustificazioni di fronte alla violenza gratuita e all'arroganza". Confindustria Lecce ripone massima fiducia nell'operato delle Forze dell'Ordine che sapranno presidiare il territorio, difendere il direttore Rollo, la sua famiglia e l'istituzione che rappresenta. "Alti livelli di sicurezza - conclude Delle Donne - sono l'unica via per garantire crescita e sviluppo, oltre che il sereno operare dei rappresentanti istituzionali di ogni ordine e grado".
"L’OPI (Ordine delle Professioni Infermieristiche) di Lecce, Ente Sussidiario dello Stato, con i suoi Organi (Consiglio Direttivo, Collegio dei Revisori dei Conti, Commissione Albo Infermieri e Commissione Albo Infermieri Pediatrici) appresa la notizia a mezzo stampa dell’intimidazione rivolta al Direttore Generale dell’ASL di Lecce Dott. Rodolfo Rollo, -attraverso il suo presidente Marcello Antonazzo- esprime tutta la solidarietà, la vicinanza e il sostegno sia sotto l’aspetto professionale che umano. Non è tollerabile che una persona e un professionista che si è sempre distinto per competenza, preparazione e umanità, si ritrovi minacciato di morte. Un gesto che preoccupa molto e non fa altro che aumentare la tensione".
"In attesa che venga chiarita la natura e l'origine delle minacce -dice Carlo Salvemini, sindaco di Lecce- occorre affermare che un gesto simile - seppur motivato da una preoccupazione lavorativa - non può che essere definito vile, inquietante e inaccettabile. Anche perché l'esito di una vicenda, quella della stabilizzazione dei precari, non dipende certo da decisioni di singoli ma da leggi e procedure precise al cui rispetto nessuno può sottrarsi. Mi auguro che le forze dell’ordine individuino al più presto i responsabili, nell’interesse soprattutto di quei lavoratori che, sono certo, mai avrebbero voluto che la loro vicenda fosse oggetto di un atto così vile. A Rodolfo e alla sua famiglia, comprensibilmente provati da quanto accaduto, va la mia piena solidarietà e un abbraccio affettuoso, come ho avuto modo di dirgli chiamandolo al telefono".