Mezzogiorno in famiglia, Galatina è in finale

Con una gara impeccabile e nonostante le condizioni atmosferiche, i ragazzi di Piazza San Pietro e la squadra di Galatina negli studi di RAI 2 a Roma sono riusciti a conquistare la finale. Hanno inesorabilmente battuto i validi avversari di Serrone e, fra due settimane, gareggeranno per la conquista del premio in palio: uno Scuolabus.

Troppi "Sindaci" in giro per Galatina

“Distintivo del sindaco è la fascia tricolore con lo stemma della Repubblica e lo stemma del comune, da portarsi a tracolla”. Lo stabilisce l’art. 50 comma 12 del decreto legislativo n. 267/00. “L'uso della fascia tricolore da parte del soggetto che rappresenta la comunità locale si caratterizza per il suo valore altamente simbolico(…)” -spiega la Circolare 5/1998 del Ministero degli Interni.

Due lucchetti

“Ringrazio il consigliere comunale Giampiero De Pascalis per il post pubblicato su Facebook, nel quale denuncia lo stato di degrado dell’immobile ex-Istituto Tecnico “Laporta” in via Piemonte a Galatina; prima di fare opposizione però bisogna informarsi bene”.

Il Governo Conte con i decreti fa il gioco delle tre carte. I due parlamentari galatinesi tacciono e subiscono?

"Inizia ad essere un tratto caratteristico del governo Conte: l’eccessivo intervallo tra la presentazione in consiglio dei ministri di un decreto legge, e la sua effettiva pubblicazione in gazzetta ufficiale. Un problema, ed un abuso delle approvazioni “salvo intese” che ha persino costretto il presidente della repubblica ad intervenire. Nella giornata di martedì infatti il presidente del consiglio è salito al Quirinale, dove Mattarella ha evidenziato la criticità di questa situazione".

"Volete anche voi che Radio Radicale sia chiusa?"

Quello che segue è il testo di una mail che alle ore 17:48 di ieri, proveniente dall’indirizzo donno_m5s.deputato@libero.it, è arrivata a galatina.it. Secondo la migliore tradizione del vecchio regime partitocratico Leonardo Donno, rappresentante galatinese del nuovo regime giallo-verde dà notizia di un fatto che dovrebbe essere normale per un esecutivo: fare il proprio dovere e cioè prendere decisioni amministrando i denari dei cittadini.

"Fama di loro il mondo esser non lassa;/ misericordia e giustizia li sdegna:/ non ragioniam di lor, ma guarda e passa"

E io: "Maestro, che è tanto greve/ a lor che lamentar li fa sì forte?"./ Rispuose: "Dicerolti molto breve. 45/ Questi non hanno speranza di morte,/ e la lor cieca vita è tanto bassa,/ che ’nvidïosi son d’ogne altra sorte. 48/ Fama di loro il mondo esser non lassa;/ misericordia e giustizia li sdegna:/ non ragioniam di lor, ma guarda e passa".

I rifiuti di Galatina e gli azzeccagarbugli distratti

Il 5 marzo, sul sito istituzionale del Comune di Galatina è apparso un annuncio dal titolo: "Attenzione: conferimento dei rifiuti / indicazioni per un corretto conferimento dei rifiuti conformemente a quanto stabilito con ordinanza Sindacale n° 14/2019".

"A volte ritornano" e sotto 'Marcello Pasquale Amante' spunta il 'dott. Cosimo Montagna'

“A volte ritornano. È stato il primo pensiero che mi è venuto in mente”. Un attento osservatore dei manifesti cittadini affida ad un messaggio whatsapp, corredato di foto, la sua curiosa scoperta.

Insegnante investita in Piazzale Stazione. Torna il solito problema della scarsa visibilità in uscita da via Albanese

Una docente del Polo 1 di Galatina è stata investita, intorno alle ore 18:30, mentre attraversava la strada sull’incrocio fra via Albanese e via XX Settembre. Ad urtarla è stata una Wolkswagen Polo proveniente da Piazzale Stazione guidata da un anziano signore galatinese. Prima di cadere sull’asfalto la professoressa ha battuto la testa contro l’angolo inferiore sinistro del parabrezza dell’auto incrinandolo.

I lanciatori di "m."

Da alcuni decenni si sono insediati a Galatina. Si aggirano nel centro antico ma non disdegnano le periferie. Hanno sempre l’aria ingrugnita e nessuno li ha mai visti sorridere. Neanche a Natale. Sembrano sempre preoccupati ma si può stare certi che non stanno pensando a nulla. Indossano un originale copricapo con uno specchio davanti agli occhi in cui vedono perennemente riflessa la propria immagine. Contro di essa continuamente imprecano.