Cani in spiagga, occorre educare i padroni e controllare

Cani in spiagga, occorre educare i padroni e controllare

Nessun disprezzo per le bestie, caro Daniele De Giorgi.  Da quanto mi è dato di capire, ho l’impressione che lei…. capisce sempre tutto e risolve sempre i problemi della società…  Basterebbe educare, rispettare e convivere civilmente. Poi, quando questo NON accade, come sulle nostre spiagge libere dove si ha a che fare con la civiltà, il rispetto e l’educazione di persone arroganti e spocchiose .. . cosa fare? Lei suggerisce di tollerare il cane che ti arriva sull’asciugamano e si scrolla l’acqua? Lei invita a non indirizzare le occhiatacce ai proprietari perché altrimenti si diventa “sprezzanti”?  Il servizio di Salute Salento non ha preso di mira i cani. Il passo avanti del nostro turismo riguardava la necessità di una più tranquillizzante presenza dei controlli.
Ho avuto due cani per 15 anni. Ma non li ho mai portati sulla spiaggia insieme ai bagnanti. Avevo rispetto e timore delle occhiatacce di chi non gradiva l’esuberanza delle due bestiole. Non ho mai pensato ad educare gli altri a una maggiore tolleranza.
Purtroppo in 60 righe non si può esprimere, oltre al problema della litigiosità sulle spiagge (che ho inteso sollevare perché frequente testimone di furiose liti) anche l’affetto e l’amore per i cani.
Non pensi, sig. De Giorgi, di essere l’unica persona civile e amorevole verso gli animali. Mi scuso con lei per averle procurato tanto “disturbo”.   Le assicuro che amo i cani quanto lei. E’ chiaro che io e lei vediamo il problema in modo diverso. Per fortuna non è ancora un reato!   Rispettosi saluti 

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