Il 2 febbraio 2024 l’Ordine degli Architetti P.P. e C. di Lecce incontrerà l’architetta Antonella Tundo, originaria di Galatina, docente nell’Accademia di Moda e Design, scrittrice, fondatrice dello Studio Eutropia Architettura di Firenze, vincitore del Concorso internazionale per la riqualificazione dell’intera area ex Staveco e il Nuovo Parco della Giustizia di Bologna.
Apertura del pomeriggio alle 16 con i saluti istituzionali di Tommaso Marcucci, Presidente Ordine di Lecce, e l’introduzione di Giulia Trifoglio. L’equilibrio immobile dell’architettura, ovvero: “anche la più ferrea delle regole esige l’improvvisazione”. Attraverserà questo arco di oscillazione la conversazione promossa dall’Ordine degli Architetti P.P. e C. di Lecce venerdì 2 febbraio con l’architetta Antonella Tundo, originaria di Galatina, docente nell’Accademia di Moda e Design, scrittrice, fondatrice nel 2003 dello Studio Eutropia Architettura di Firenze, vincitore del Concorso internazionale per la riqualificazione dell’intera Area ex Staveco e il Nuovo Parco della Giustizia di Bologna. Il pomeriggio si aprirà con i saluti di Tommaso Marcucci, Presidente dell’Ordine degli Architetti P.P. e C. di Lecce e l’introduzione al tema di Giulia Trifoglio, Gruppo Cultura dell’Ordine, per poi entrare nel vivo con la Lectio di Antonella Tundo per una restituzione dell’esperienza vissuta dallo Studio Eutropia nei suoi due decenni di vita, lungo le parole chiave: “rete_ scambio_lavoro”, e un focus su alcuni dei progetti realizzati, non ultimo quello in corso d’opera per la valorizzazione e la rigenerazione urbana dell’Area Ex Staveco e il nuovo Parco della Giustizia di Bologna. Progetto definito dagli stessi progettisti come un “gesto unico, perentorio e fondativo che rinuncia al ruolo di “architettura” per farsi “infra-struttura”, opera di urbanizzazione in grado di organizzare dal punto di vista funzionale e tecnologico uno spazio industriale unico ed affascinante; un comparto urbano che contiene in nuce un’idea di città con i suoi grandi contenitori, piazze, monumentali ciminiere in armonica relazione tra di sé”. E che, “in una visione olistica della trasformazione, da un lato risolve al suo interno tutte le criticità di interfaccia con le aree limitrofe, ma dall’altro si rende compatibile e disponibile a possibili sviluppi infrastrutturali che rendano tangibile la visione della Bologna del Futuro”. “Riprendiamo il nostro ciclo di incontri ospitando una esperienza straordinariamente interessante per la filosofia che la orienta, e che ha molto da dire per l’esperienza nazionale e internazionale maturata”, dice Tommaso Marcucci, Presidente dell’Ordine degli Architetti PPeC di Lecce. “Come proprio lo Studio Eutropia Architettura ci ricorda”, prosegue Marcucci, “anche con il suo riferimento nel nome al Calvino de Le città invisibili, fare architettura significa voler cercare e trovare le “relazioni” fra le cose che esistono, stabilire nuove relazioni fra le cose, creare cose vive con cose vive. E questo per noi significa anche voler considerare gli incontri e lo scambio con altre esperienze professionali un momento essenziale per la nostra comunità e la nostra cassetta degli attrezzi”.
L’appuntamento, ospitato nella Sala Conferenze dell’Ordine, Piazza Mazzini 42, si aprirà alle 16. Gli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori che vi parteciperanno matureranno 3 crediti formativi.
ANTONELLA TUNDO
Nata a Galatina nel 1979, al liceo classico Pietro Colonna nel 1997. Laurea magistrale in Architettura con il massimo dei voti presso l'Università degli Studi di Firenze. Nel 2003, ancora studentessa, fonda con degli amici Eutropia architettura che nel 2016 diviene Studio associato, impegnato prevalentemente su interventi di progettazione urbana, ristrutturazione e allestimenti ("essendo sei soci abbiamo potuto sviluppare tante anime all'interno dello studio"). Dal 2006 è docente di “Tecnologia dei materiali”, “Estetica” e “interior planning” presso l’Accademia Italiana di Moda e Design. Si definisce: “architetta, mamma, lettrice incallita per passione e scrittrice per lavoro”. Collabora come scrittrice free-lance con molte testate di architettura e di interni, da Repubblica, ad Ad, a Living. Spesso, tra un Dostoevskij e un Nietsche, cerca di propinare noiosissimi film muti ai suoi amici, che ha precedentemente invitato a cena a tradimento. Cena rigorosamente salentina.
EUTROPIA ARCHITETTURA
https://www.eutropia-architettura.it/about “Entrato nel territorio che ha Eutropia per capitale, il viaggiatore vede non una città ma molte, di eguale grandezza e non dissimili tra loro, sparse per un vasto e ondulato altopiano. Eutropia è non una ma tutte queste città insieme; una sola è abitata, le altre vuote; e questo si fa a turno. Vi dirò ora come”. Come nella città invisibile di Italo Calvino, da cui lo studio mutua il nome, Eutropia è non uno ma tutti i suoi componenti, dalla cui interazione e complicità nasce ogni progetto attraverso percorsi di scambio, incontro (scontro), confronto, intuito e sintesi. Per questo è garantita sempre creatività e originalità, frutto di uno scambio che genera ricerca e attenzione al dettaglio e al cliente. Eutropia architettura si occupa di progettazione architettonica, dal dettaglio dell’interior alla macro progettazione urbana, passando dal restauro, alle trasformazioni spaziali, agli allestimenti. Ponendo lo spazio architettonico al centro della propria attività, Eutropia si occupa anche di tutte le attività ad esso funzionali ed operativamente necessarie per trasformare i progetti in opere realizzate: progettazione esecutiva, autorizzazioni, direzione dei lavori, coordinamento della sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione, supervisione artistica, business control e time-line. Oltre all’attività professionale, i soci fondatori di Eutropia si occupano di insegnamento e di ricerca accademica presso alcune Università di Architettura e Design. Il progetto “Ex-Staveco_Un nuovo portico per Bologna” è visibile su https://youtu.be/Ehv2eYgU8Xs