L’infinita grandezza di un amore che tace

Quante volte si cercano le parole per colpire, le frasi che possano dire quello che sentiamo. Poi ci sorprende quello che non ci aspettiamo e ci pensa il silenzio a insegnarci che l’amore può agire in un modo unico anche tacendo.
La storia di Franco Rosario Ferrini, classe 1938, è la storia del coraggio di un sentimento che non ha mai temuto i muri sociali o geografici. Ha lasciato che l’animo agisse sulla scia di quello che provava.

Mezzogiorno in famiglia, la vittoria dell'intera città di Galatina nel giorno della Festa della Repubblica

Netti, tondi, come un cerchio che parte da un punto e a quel punto ritorna, come un esame accademico impeccabile, senza sbavature. I 30 secondi, centrati ieri da Martina Fracasso (che ha migliorato la sua prestazione del 28 Ottobre 2018) durante l'ultima prova di "Mezzogiorno in famiglia", hanno consegnato a Galatina non solo lo scuolabus messo in palio per questo torneo, snocciolatosi in tante puntate su Rai 2.

Incastrato sotto il pullman, straniero arriva a Galatina approfittando del rientro dalla gita

Qual è la reazione giusta da avere? Cosa dovrebbe essere più spontaneo fare? Provare paura o compassione? Sentirsi inermi o arrabbiati?

Grazie, zio!

Un angelo non ha mai avuto i capelli così in ordine

Puoi lasciare che il tempo passi, che ti insegua, che ti pesi sulle spalle, che ti superi, ma non deve mai trovarti con i capelli in disordine. Mimina questo imperativo ce lo aveva tatuato nell'anima, cresciuta tra spazzole, forbici, phon e tra le radici di una terra difficile, ma amata. I suoi strumenti e la sua caparbietà hanno fatto la storia.
A Noha è un'istituzione, anche adesso che con la triste sorpresa di andarsene via senza preavviso, ha aperto una voragine di incredulità e sgomento.

Ci sono donne

Ci sono donne che sono spaventate e calpestate. E donne che spaventano e che sono comunque calpestate. Che si mostrino fragili o forti e caparbie, le donne continuano a essere incolpate del loro essere donne, cioè spesso di essere di una bellezza disarmante, così armoniche fuori e appassionate dentro da far desiderare di essere come loro.

I due liocorni

Strada Galatina-Lecce. Passaggio a livello chiuso all’altezza della zona fiera. Sono in macchina e sono le 19:30 di un giovedì pesante di una settimana fatta di corse e incastri. L’obbligo a stare ferma per qualche minuto, pur per un motivo non esilarante come il transito di un treno, mi permette di respirare un attimo, ma i pensieri sulle cose ancora da fare e da sistemare prendono il sopravvento, viaggiando senza meta su quelle vecchie rotaie.

Anche l’Inter Club di Galatina, con tutti i nerazzurri della Provincia di Lecce, fa BUU contro il razzismo

Non ci sono scuse, non ci sono “se” o “ma” che tengano. Contro il razzismo il coro deve essere unanime, senza sfumature. E il coro dell’Inter si sta facendo sempre più forte perché al suo BUU si stanno unendo sempre più voci. Così domenica 20 gennaio, dal cuore del Salento, si è innalzato chiaro lo sdegno contro ogni forma di discriminazione.

Lascia che sia

Lo saluteremo in mille modi diversi. Molti di noi sceglieranno di maledirlo, altri nel bilancio generale diranno che non è stato poi così male. Io del 2018 conserverò l'immagine del mare. Non c'è nulla in grado di dire "lascia che sia" più di quella meravigliosa distesa liquida che custodisce i pensieri, le urla, le lacrime e la gioia di chissà quanta gente.
Il mare è parte di noi eppure non ci appartiene mai del tutto. Forse il suo fascino sta proprio in questo suo sfuggente sospiro, in cui ci immedesimiamo in tanti momenti della nostra vita.

Generosamente Raf

Senza età. Il ritmo, il palpito acceso che dalle vene fa vibrare il cuore, non appartiene a qualcuno in particolare. È storia che possono scrivere i piccoli, è esperienza che possono raccontare i grandi. E Raffaello Murrone lo sapeva bene. La sua batteria accompagnava la vita, semplicemente. E generosamente. Un omone che incuteva soggezione a chi non lo conosceva, ma che diventava subito persona a cui affidare un’emozione perché in un attimo, dai piatti della sua batteria, si trasformava in dita da schioccare, in canto da intonare.