Un anno di (at)traverso

Un anno di (at)traverso

Qualcuno dirà che è stato proprio un lungo boccone amaro, di quelli che ti si fermano in gola, che ti fanno affogare a tal punto che in quella tosse stizzosa ci si perde, come se non ci fosse più nulla da fare. Insomma, un anno di traverso che non saranno certo le bottiglie stappate a mezzanotte a cancellare.
E se provassimo invece a pensarlo come un anno di “attraverso”? Forse non ci abbiamo fatto caso, ma ogni giorno ci siamo ritrovati a varcare un nostro limite, una soglia, un rapporto, un dolore. E quell’attraverso ci ha inconsapevolmente dato un motivo per rendere grazie a quel determinato giorno e a quell’anno che ha appena abbassato la saracinesca.
Attraverso la morte ci siamo attaccati alla vita, magari prima odiandola un po’, crudele nel portarci via qualcuno, incomprensibile nel donarci un’emozione di gioia per poi prendersela indietro con gli interessi.
Attraverso il lutto abbiamo dato maggiore valore al tempo che trascorriamo con chi amiamo e forse domani non andremo così di fretta quando saremo in compagnia di chi vuole stare con noi.
Attraverso la malattia abbiamo messo da parte le lamentele futili, toccando con mano la sofferenza vera.
Attraverso gli occhi limpidi e franchi di chi ci ha raccontato la sua storia, ci siamo resi conto che la nostra visione non è l’unica e che di sentieri ciottolosi ce ne sono di più scoscesi dei nostri.
Attraverso le difficoltà del lavoro ci siamo ritagliati la dignità del fare che non si arrende.
Attraverso la preghiera ci siamo scoperti fragili e bisognosi di affidarci a un Altro in grado di consolare o semplicemente di non lasciarci in balia del vento. Attraverso la solitudine ci siamo ritrovati con il cuore gonfio di sogni che non possono aspettare che qualcuno bussi alla nostra porta per portarci in strada, ma necessitano di gambe che camminino sicure nel mondo qualsiasi sia il loro compagno di viaggio.
Attraverso i sorrisi abbiamo percepito l’inutilità dei musi lunghi e di come possa diventare calda di sole anche una giornata uggiosa.
Allora anche il 2020 sia per tutti un anno di “attraverso”. Penetrare nelle cose, nei fatti e negli incontri ci fa uscire sempre nuovi, anche se feriti. E iniziamo attraverso un bacio, augurio di serenità con il suo silenzioso “io per te ci sono”.
Buon anno!