Sara, il silenzio dell’addio

Rinvenuta a Valencia senza vita una giovane galatinese

Sara, il silenzio dell’addio

Il silenzio è sinonimo di cose taciute, di pensieri che non si esprimono, di giorni in cui il rumore non ci appartiene. Eppure il silenzio sa essere esplosivo quando ne avverti un peso che è senza via di uscita. Quello di Sara Scrimieri è il silenzio dell’addio. La giovane 33enne di Galatina, rinvenuta senza vita nel suo appartamento di Valencia giovedì scorso, in quel silenzio non era riconoscibile. Lo sapevano le sue amiche che, non sentendola per un giorno intero, si erano insospettite e allarmate.
L’autopsia ne ha già accertato la morte naturale, ma rimane quel silenzio che non apparteneva a Sara. Rimane quel letto in cui è stata trovata, in cui il silenzio si è fatto pietra sul cuore di chi la amava, in primis sulla sua famiglia, partita subito per la Spagna per riportare in Italia la salma, sulla sorella, sul padre, pensionato, sulla madre, insegnante di scuola elementare. E poi su chi la conosceva bene e la considerava parte di sé.
Angela, sua amica fin dai tempi dell’asilo, non ha parole sufficienti a dire quanto Sara fosse brillante e dinamica. Nel suo racconto si avverte un legame che supera i confini spazio temporali e rimane saldo e forte come solo i rapporti d’anima sanno essere.
Sara si era trasferita a Valencia nel 2018. Lavorava come account manager per Vodafone. Aveva girato il mondo con la curiosità che ne contraddistingueva il carattere. Non aveva mai avuto paura del cambiamento, spostandosi da Milano alla Francia senza problemi, per poi ritrovarsi in Spagna, con quel clima che le ricordava tanto il suo Salento. Perché niente è come casa e sognava di rientrare prima o poi nel suo paese definitivamente, a sentire l’odore del suo mare.
Ora invece c’è solo il silenzio e diradarne la malinconia sarà difficile perché la consolazione sembra sempre troppo lontana dalla sofferenza a cui una morte inaspettata e prematura condanna.
Ma Angela invita ad abbracciare con la mente il sorriso di Sara, a ricordarne la solarità e la voglia di prendere la vita a piene mani, senza timore. In quel respiro di gioia, svanirà ogni silenzio e forse ci sarà pace.
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