L'odore del tabacco
Mio padre ricamava la “pietra leccese”, poco più avanti abitava un signore che faceva l’ambulante, cofano aperto in tutte le “chiazze” a vendere mutande e merletti. Dall’altra parte della strada un prof. Di matematica, poi un fornaio, poi un pensionato. Di fronte abitava un contadino, casa con giardino piena di alberi di frutta, una gabbia con una decina di galline e il soffitto pieno di “chiuppi” di tabacco appesi, per buona parte dell’anno. Era lì che mi piaceva stare, a respirare il profumo della terra, l’odore del tabacco.