L'attimo del Capitano

L’attimo del Capitano.
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S’è fatto buio, ed ogni storia ha cessato di essere un film.
Abbiamo cercato di capire, dopo la meraviglia della notizia, chi fosse Robin Williams, dove finisse il personaggio ed iniziasse la persona. E su quel mondo di fumo e luci appoggeremo i nostri sguardi in maniera diversa, ogni volta che rivedremo ed ascolteremo.
Eppure quel sipario non si chiuderà mai. E quel suo personale dolore, ora a noi noto, non ci priverà della diversa prospettiva che in piedi,  sul banco, ci ha aiutato ad avere.

"La strada del ritorno è quella dell’incontro e del dialogo"

Il 23 luglio scorso, nella Chiesa dei Battenti a Galatina, Nico Mauro ha aiutato i presenti ad "incontrare" Lucio Romano. Per sua gentile concessione pubblichiamo il suo intervento: "Siamo qui per ricordare Lucio o per incontrare Lucio? Io propendo per quest’ultima ipotesi, perché quando parliamo e leggiamo di poesia, non ricordiamo mai qualcuno, ma lo incontriamo. Questa sera proveremo un dialogo di-verso che ci permetterà di ritrovare la poesia di Lucio e ci permetterà di incontrarlo.

Un giorno questa terra sarà bellissima (a Paolo Borsellino)

Non potrete abbattere i mandorli
non potrete portare via la loro zolla,
qui resta la mia terra, 
la mia terra che vi guarda
con le sua ciglia fiorite.
Ho percorso il sentiero della vostra anima,
vi ho trovato in fondo, nel gomitolo della paura.
Ho percorso l’ombra dei vostri passi,
vi ho trovato in fondo, in via D’Amelio.
Pensate che io sia altrove, sbriciolato dal fragore,
vi stupite che io viva, ancora. 
Eccomi, io sono il mandorlo fiorito,
vigile guardiano del campo che avete insanguinato.

"Una stimolante 65sima edizione della Fiera di Galatina"

Anche quest’anno ho avuto il piacere di visitare  la Fiera campionaria di Galatina. ed ho trovato decisamente intelligente l’idea di spostare l’allocazione della stessa, per la 65^ edizione, dai periferici ed angusti padiglioni di Via Ippolito De Maria al più pertinente ed arioso Centro della Città. Direi che ne ha guadagnato la vivibilità ed ho riscontrato un considerevole aumento delle tipologie di stands e prodotti.

Premio 'Città di Galatina Beniamino De Maria'

Nel  giorno della Festa della Repubblica, Galatina  ritrova il proprio senso di comunità e vive una serata intensa, carica di contenuti ed emozioni. L’occasione  è stata l’assegnazione del premio Città di Galatina “Beniamino De Maria”. Il  riconoscimento a cadenza biennale, voluto da Giuseppe Garrisi nel  1990, aveva un vuoto di assegnazione per il periodo 1998 -2014.

Due madri, un perdono

Quante ragioni abbiamo per chinare il capo? Questo mi sono chiesto osservando l’immagine delle due madri iraniane che si sono scambiate il loro dolore, in un abbraccio. Le ragioni della Pasqua  le troviamo nella quotidianità dei gesti di ognuno di noi. E ci sono gesti che meglio di altri rappresentano “l’exemplum , facendosi essi stessi narrazione, per il loro alto valore morale. Gesti che liberano risorse umane e morali, a tal punto da apparire i segni della speranza.

'Morire di-verso'. Il settimo anniversario della scomparsa di Lucio Romano

Coltivare la parola che muove all’essenziale. Ritrovare la memoria dei luoghi e delle cose nel mentre ogni passo ti conduce nei giorni comuni della tua vita ordinaria. Se scompaiono i poeti, restano i versi a vergare l’esistenza di coloro che non hanno paura di incontrare la vita, nella sua forza e nella sua debolezza. Ritrovare oggi, ricordare oggi la figura di Lucio Romano, nel settimo anniversario della sua scomparsa, significa tutto questo. Significa affiancare la propria esistenza ad un’altra e creare un filo invisibile ma più resistente dell’acciaio.

La solitudine della luce

Qui si annulla la solitudine della luce
e le zolle informi lasciano lo sguardo
alle tracce di marmo.
E violo di memoria ogni parola
che segue un gesto, una preghiera.
Tra essere qui o altrove
c’è il tempo di un viale
Il rumore dei passi sulla ghiaia fina.
Dentro,  in fondo alla vita ritrovo l’odore
ed ogni andata diventa un ritorno.

Chi paga? Lo faccia chi può

Ciao Dino. Ho letto e riletto le lettere di Pierluigi Serra ed Antonio M., e trovo nella loro straordinaria semplicità l’essenza della nostra epoca. Il mare di Lampedusa ha portato ovunque le sue onde, lasciando sommersi i corpi e sulla cresta le voci.  Siamo capaci di  ascoltare? Siamo capaci di udire i lamenti come fossero i crepitii  della nostra coscienza? È necessario enfatizzare le antitesi o le diverse visioni del problema per trovare, alla fine, “nella saggezza della morte” il filo della storia.

Il filo di lana di Pietro Mennea

E’ strano come pochi secondi possano raccontare una vita, dare un senso ad una vicenda personale altrimenti anonima. E’ strano come pochi secondi, prima di raccontare una vita, facciano la storia.Con la scomparsa di Mennea scompare anche quella retorica che vuole narrare il riscatto del meridione attraverso le azioni dei suoi figli migliori. Mennea correva per se, non per il meridione.