La zona che va dalla SS101 alla zona industriale di Galatina attraversando le campagne di Collemeto è stata interessata ieri sera da pericolosi incendi. Alimentate dal forte vento di tramontana le fiamme si sono propagate rapidamente. Numerosi automobilisti hanno segnalato ai Vigili del Fuoco i focolai ben visibili dalla strada.
I Caschi Rossi e gli uomini della Protezione Civile sono intervenuti come hanno potuto lavorando fino a tarda notte.
A fuoco, nella zona industriale Galatina Soleto è andato il 'solito' campo incolto usato soprattutto per il pascolo. Sembra evidente che, ad appiccare il fuoco siano state le solite mani dei piromani.
L'allarme dei Vigili del Fuoco: "Abbiamo pochi mezzi"
Proprio nella giornata di ieri il Co.Na.Po., sindacato autonomo dei Vigili del Fuoco aveva diffuso una nota in cui veniva lanciato un preoccupante allarme: "Anche oggi gli incendi hanno distrutto una parte del nostro Salento, nonostante l’azione di contrasto operata dai Vigili del Fuoco. Alle 17,00 diverse squadre dei Vigili del Fuoco e due velivoli Canadair VVF erano ancora in azione a S. Cesarea. Nella mattinata un elicottero del Reparto Volo Puglia dei Vigili del Fuoco è intervenuto a Torre Chianca, insieme a due squadre di terra, per domare l’incendio di un’area umida che minacciava una vasta zona di Macchia Mediterranea. Per contrastare l’altissimo numero di incendi appiccati in tutta la giornata i Vigili del Fuoco hanno dovuto richiamare in servizio diverse unità di personale. Nonostante ciò, lo squilibrio esistente fra le risorse che sarebbero servite e quelle disponibili non ha permesso di fare nemmeno lontanamente fronte alle richieste di soccorso giunte al 115.
È questo il quadro di una vera e propria guerra che stanno affrontando orami da giorni i Vigili del Fuoco di Lecce evidenziato da Giancarlo Capoccia e Gianni Cacciatore, rispettivamente Segretario Provinciale e Regionale del Co.Na.Po., il sindacato autonomo dei Vigili del Fuoco. “Sono oramai diversi anni che il Co.Na.Po, chiede alla Regione ed a tutte le autorità competenti di rendere elastico il periodo della campagna antincendi, boschivi per modulare l’impiego delle risorse disponibili in funzione del reale andamento degli incendi, ma anche quest’anno, non solo il nostro appello è caduto nel vuoto e gli incendiari hanno operato nelle migliori condizioni per loro possibili ma sono stati anche ridotti i giorni della squadra aggiuntiva in seno alla convenzione regionale AIB”, dice Giancarlo Capoccia. “Eppure è del tutto evidente che un fenomeno come quello in questione non segue le previsioni, esattamente come la temperatura media non rappresenta il reale andamento termico giornaliero, per cui ragionare sulla base di una media matematica significa avere la certezza di fallire.” Per il Segretario Regionale del Co.Na.Po, Gianni Cacciatore, “oltre all’esigenza di modulare in modo concretamente utile, cioè in funzione del reale andamento degli incendi, l’impiego delle risorse disponibili, esiste anche la necessità di adeguarle alla reale portata dell’impegno che deve essere assolto. Le attuali dotazioni del Comando dei VV.F. di Lecce sono del tutto inadeguate, sia in termini quantitativi sia per le loro caratteristiche tecniche. Basti pensare che i mezzi deputati alla lotta antincendio boschivo sono vecchi e spesso guasti. Apprezziamo le iniziative recentemente prese dalla Prefettura di Lecce, ma dobbiamo anche evidenziare che oltre agli aspetti di controllo e repressivi, i quali in ogni caso per produrre effetti concreti dovrebbero essere assunti in anticipo rispetto alla campagna AIB, come il Co.Na.Po chiede da sempre, è cruciale adeguare l’apparato di soccorso alle oggettive esigenze. La realtà è che il Comando dei Vigili del Fuoco di Lecce durante la stagione degli incendi boschivi riceve un numero di richieste di soccorso tale da rendere del tutto insufficienti le risorse disponibili.” Dicono ancora i due segretari del Co.Na.Po., “non crediamo sia necessario aggiungere altro di fronte a ciò che accade da settimane, sarebbe invece ora che, oltre alle certamente utili iniziative intraprese intorno ai tavoli, chi ne ha la responsabilità agisca in modo operativo, dotando il sistema di soccorso dell’elasticità e delle risorse che gli mancano. Un’ultima parola deve essere spesa a sostegno dell’opera dei Carabinieri Forestali, impegnati nel compito di individuare i responsabili degli innumerevoli roghi, compito reso improbo dalle esigue risorse di uomini e mezzi loro disponibili".
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