Abbracci e preghiere
“Se non faccio il giro dei ‘Sepolcri ‘non mi sembra Pasqua”. Parla con accento ibrido, una mescolanza fra galatinese ed emiliano. Il suo interlocutore gli sorride ma rimane in silenzio. Sembrano due vecchi amici e sono in fila davanti alla Chiesa dell’Addolorata. Come ogni anno è la più lunga e consente di scambiare quattro chiacchiere mentre si attende di entrare per ammirare l’allestimento dell’altare della Reposizione e recitare un pater-ave- e- gloria.