"Come riconoscere un’opera genuina di Gioacchino Toma?"

Il segreto verrà svelato presso il Salone dell’ex Monastero delle Clarisse in Piazzetta C. Galluccio, alle ore 18

"Come riconoscere un’opera genuina di Gioacchino Toma?"

Seguendo i luoghi in cui Gioacchino Toma visse e gli indizi lasciati dall’autore si ricostruisce, a cura del Salotto di Cultura Galatina Letterata, l’itinerario artistico del pittore, rivalutando la figura dell’artista e dell’uomo, e riprendendo la stagione degli interventi critici a favore di Toma, che segue quella dedicata a Gaetano Martinez iniziata esattamente l’anno scorso.
L’idea muove da presupposti primari: è necessario ridestare l’attenzione riguardo l’arte dei grandi autori dell'Ottocento italiano ed europeo; dare valore all’opera artistica dei Nostri artisti maggiori vuol dire generare interesse nell’opinione pubblica e nella critica. Tra gli obiettivi specifici si possono elencare alcuni di rilevante interesse: -Indagare con metodo l’opera di Toma vuol dire portare alla luce novità biografiche ancora inedite, innescando un processo di rinnovamento della figura artistica dell’autore; -Attivare progetti in ambito locale e nazionale, tessendo una trama di relazioni che possano avvantaggiare il territorio in cui hanno avuto origine; -I due punti precedenti possono aprire ampi spazi per futuri eventi: così «Sulle tracce di Gioacchino Toma», diventa una trilogia di appuntamenti, che condurranno fino alla ricorrenza (2026) del 190° anniversario dalla nascita del pittore (Galatina, 1836).
Nel frattempo si possono far decollare iniziative importanti: avviare la campagna restauri delle pale d’altare di Tricase (biennio 2023-2024), sfruttando le disponibilità del programma operativo regionale (e/o fondi PNRR);
progettare una mostra retrospettiva (entro il 2025/26), con opere provenienti dal museo di Capodimonte a Napoli e dalla GNAM di Roma (Galleria Nazionale Arte Moderna); programmare un anno (2026) di festeggiamenti per il 190° dalla sua nascita, che riporti a Lecce il busto bronzeo scomparso durante il secondo conflitto mondiale. Galatina può essere promotrice di tutte queste iniziative. Con il busto a Gaetano Martinez ha dato ampia dimostrazione delle sue potenzialità.
La serata del 27 dicembre 2022 è pensata come un evento “atipico”, che rompa gli schemi del genere “evento culturale” e/o “convegno studi”, per entrare in un genere nuovo, diverso, che elimini le barriere tra il pubblico (non addetti ai lavori) e gli studiosi: il centro d’interesse cambia, non è più chi parla ma l’autore trattato, in questo caso Gioacchino Toma. Lo strumento utilizzato per abbattere i muri, facendo entrare in sintonia il pubblico con l’argomento del dibattito è l’ironia. Per questa ragione l’apertura della serata e la chiusura sono affidate al comico salentino P40 (nome d’arte del “menestrello” Pasquale Quaranta), che in chiave ironica e dissacrante parlerà di comunicazione, di elementi culturali da valorizzare, monologo filosofico sulla «friseddhra», sull’«ermetismo salentino» e sui «muretti a secco»: acquisendo piena consapevolezza dell’importanza di certi nostri “monumenti culturali” fagocitati da altre culture.
L’intervento di P40 è perfettamente contestualizzato con l’oggetto dell’incontro. Dietro l’apparente ironia dell’attore c’è uno studio attento del topos, della koinè, dell’identità non solo di un luogo ben definito ma dell’intera cultura nazionale, fatta di tante «piccole patrie» che oggi più che mai vanno riconosciute e difese, non perché elementi a sé stanti ma tasselli di un mosaico complesso, fatto di relazioni e influenze reciproche che rendono la periferia e il centro in costante dialogo.
«Sulle tracce di Gioacchino Toma – Il caso “Orsolina di Mantova”», come già accennato, fa parte di una trilogia di serate che saranno proposte con cadenza annuale, accompagnando garbatamente il pubblico sino all’evento conclusivo: il tentativo di riportare a Galatina il pittore che in vita non vi fece mai ritorno.
Il 27 dicembre, primo appuntamento, si proverà a spiegare come riconoscere un’opera genuina di Gioacchino Toma, saranno proiettate immagini e narrate curiosità, mettendo in evidenza i punti forti e le debolezze di alcune opere attribuite a Toma.
L’evento si svolgerà presso il Salone dell’ex Monastero delle Clarisse in Piazzetta C. Galluccio, alle ore 18.00.