Quello che segue è il testo di una mail che alle ore 17:48 di ieri, proveniente dall’indirizzo donno_m5s.deputato@libero.it, è arrivata a galatina.it. Secondo la migliore tradizione del vecchio regime partitocratico Leonardo Donno, rappresentante galatinese del nuovo regime giallo-verde dà notizia di un fatto che dovrebbe essere normale per un esecutivo: fare il proprio dovere e cioè prendere decisioni amministrando i denari dei cittadini.
Dov’è, dunque, il tanto sbandierato cambiamento? In realtà l’informazione, declinata secondo la visione grillina della libertà e della democrazia, è solo propaganda.
La decisione di chiudere Radio Radicale ne è la prova. Nel giorno della scomparsa di Massimo Bordin, maestro di giornalismo, davanti allo sconforto, occorre fare ricorso al suo esempio per cercare di comprendere ciò che accade. Bisogna dar voce, innanzi tutto, a coloro di cui non si condividono le opinioni e si condannano i gesti.
Vado sul sito radioradicale.it e nella finestra dedicata alle ricerche scrivo: “Leonardo Donno”. La risposta della banca dati della Radio occupa due pagine. Il deputato galatinese vi appare con cinque interviste e dieci interventi in aula. Il primo risale al 18 settembre 2018 e l’ultimo invece è del 10 aprile 2019.
Faccio un’analoga ricerca digitando “Cataldo Mininno”, il senatore residente a Galatina. Questa volta il risultato si ferma a soli due interventi: uno in aula (20 settembre 2018) e l’altro in Commissione Difesa del Senato (5 febbraio 2019).
Radio Radicale è anche questo: un grande archivio che dal 1976 conserva la storia politica italiana.
Il Governo, sostenuto anche dai due parlamentari galatinesi, ha deciso di chiudere (accadrà il 21 maggio) Radio Radicale riducendo a cinque milioni di euro i fondi assegnati all’emittente per svolgere il suo servizio pubblico.
Chiedo ai due parlamentari galatinesi: “Siete d’accordo con il sottosegretario Vito Crimi? Radio Radicale va chiusa?”
Il testo della mail
“Ammonta esattamente a 1.427.000 euro lo stanziamento del Governo in favore degli istituti scolastici della provincia di Lecce (70000 euro allo Scientifico di Galatina, ndr). I fondi sono finalizzati all'adeguamento degli immobili comunali e provinciali alla normativa antincendio. In tutta la Puglia lo stanziamento ammonta a 7,5 milioni di euro.
A darne notizia è Leonardo Donno, portavoce alla Camera dei deputati del M5S. "Con queste risorse -spiega il deputato- avviamo per la prima volta uno specifico Piano per l’antincendio, dando alle comunità scolastiche risposte attese da anni. La sicurezza dei nostri istituti e quindi dei nostri ragazzi è prioritaria. Questo stanziamento conferma ancora una volta la grande attenzione di questo Governo all’edilizia scolastica”.
In allegato la ripartizione dettagliata dei fondi per ogni singolo Comune/istituto.
Link di riferimento: http://www.istruzione.it/edilizia_scolastica/fin-antincendio.shtml”.