“Teledidattica in emergenza Covid-19: l’esperienza UniSalento”

“Teledidattica in emergenza Covid-19: l’esperienza UniSalento”

Quali sono le opportunità da cogliere e quali le criticità da risolvere, emerse dall’utilizzo massivo della teledidattica avviata all’inizio dell’emergenza epidemiologica da Covid-19? Se parlerà all’Università del Salento in un incontro online in programma venerdì 29 maggio 2020, alle ore 16.30, sul tema appunto “Teledidattica in emergenza Covid-19: l’esperienza UniSalento”. Moderato da Attilio Pisanò, Delegato del Rettore all’Offerta formativa, l’incontro verrà introdotto dal Rettore Fabio Pollice e vedrà gli interventi del professor Luigi Patrono, Delegato alle Tecnologie Digitali, su “Scelte tecnologiche e impatto sul sistema didattica: criticità, punti di forza e futuri miglioramenti”; e della professoressa Stefania Pinnelli con il dottor Andrea Fiorucci su “L’indagine in UniSalento: dai dati alle indicazioni metodologiche”; conclusioni affidate a Mariano Longo, Direttore del Dipartimento di Storia Società e Studi sull’Uomo. «Avviamo con questa iniziativa una fase di riflessione sulla nostra didattica», sottolinea Pisanò, «a partire dall’esperienza maturata nella fase emergenziale. I mesi che ci separano dall’avvio del primo semestre del prossimo anno accademico saranno utili per mettere a sistema quanto di buono è stato fatto: con la collaborazione dei docenti che scientificamente si occupano di metodologie didattiche, organizzeremo nel mese di giugno attività formative sulla didattica a distanza e, più in generale, sul miglioramento della qualità dei nostri insegnamenti». L’incontro prenderà le mosse, infatti, dai risultati di un’indagine sul tema curata da Stefania Pinnelli, docente di Didattica e pedagogia speciale: «La ricerca presenterà i dati emersi a valle dei primi 40 giorni dall’avvio della didattica online a UniSalento, basati sulle risposte di 1.401 studenti di tutti i corsi di studio, 218 docenti e 22 componenti della task force digitale», spiega la docente, «L’indagine ha avuto lo scopo di comprendere come la didattica universitaria possa essere influenzata da modalità di progettazione ed erogazione che si basano esclusivamente sull’utilizzo di mediatori tecnologici, misurare e conoscere l’impatto del modello formativo ICT based rispetto al successo formativo e definire le criticità su cui intervenire per migliorare l’offerta formativa online in vista del nuovo anno accademico. Alte le percentuali di soddisfazione registrate sulla preparazione dei docenti, sul supporto tecnico ricevuto, sulla partecipazione studentesca, e in generale sull’utilità e l’organizzazione della didattica online. Elementi di criticità emergono circa il livello di accessibilità della piattaforma, l’esigenza di maggiore interazione, lo sforzo e la fatica percepiti in termini di concentrazione e attenzione». «Il processo di digital transformation che abbiamo applicato in poche settimane alla didattica dell’Università del Salento è stato rapissimo ed efficace», sottolinea il professor Luigi Patrono, «Le piccole criticità emerse dall’indagine sono state in buona parte superate, e altre sono attualmente affrontate dal gruppo che coordino nell’ambito della Ripartizione Tecnica e Tecnologica, in modo da migliorare ulteriormente la teledidattica a partire dal prossimo semestre. Prima della pausa estiva, oltre ad azioni informative e formative di supporto al personale docente e tecnico, saranno messi a regime alcuni potenziamenti tecnologici». «Miriamo a mettere a punto opportune scelte didattiche e organizzative e “azioni di compensazione” che garantiranno un’ottimale ripresa delle attività in modalità parallela, in presenza e in teledidattica», conclude il Rettore Fabio Pollice, «Siamo consapevoli dell’importanza di innovare il processo di insegnamento digitale, tanto sul fronte dei contenuti quanto su quello delle modalità di presentazione. Il senso di partecipazione e di responsabilità della comunità accademica potrà consolidare questo percorso». Link per partecipare su https://www.unisalento.it/-/teledidattica-in-emergenza-covid-19