Tecnici e marinai. Il fascino della vita di bordo colpisce i ragazzi del professionale di Galatina in visita sulla 'Magnaghi' ormeggiata a Gallipoli

Tecnici e marinai. Il fascino della vita di bordo colpisce i ragazzi del professionale di Galatina in visita sulla 'Magnaghi' ormeggiata a Gallipoli

"Non facciamo la guerra ma senza le nostre attività nessuna nave potrebbe andare con sicurezza lungo le nostre coste". Si capisce subito che il tenente di vascello che accompagna i ragazzi deIl'I.I.S.S. 'Falcone e Borsellino' di Galatina su nave 'Magnaghi' è orgoglioso e contento del suo lavoro. Descrive nei minimi particolari la plancia di comando (il cervello) della più vecchia nave idrografica della Marina Militare Italiana in esercizio (dal 1975) ormeggiata nel Porto di Gallipoli, e poi lascia la parola al suo collega della sala idrografica.
Gli allievi elettronici ed elettrotecnici dell'ex-Ipsia 'Martinez' rimangono in silenzio (ed è un fatto eccezionale) quasi affascinati dagli schermi della saletta e dal racconto del giovane ufficiale che illustra a loro il percorso dei segnali prelevati sui fondali marini, trasformati in forma digitale ed elaborati per diventare immagini tridimensionali e carte nautiche.
Quando si scende fino al cuore della nave sono le 11 di sabato 6 ottobre 2012. E' passata un'ora e mezza dal "benvenuti a bordo" del comandante Marco Grassi, Capitano di fregata, e la lezione fuori dalle aule prosegue senza che gli allievi diano evidenti segni di stanchezza.
Nella sala da cui si comandano tutti gli apparati di bordo (i due motori da 3000 hp l'uno ed i due gruppi elettrogeni da 400V/600A, il passo dell'elica) sono gli studenti di sistemi energetici e di manutenzione che prestano molta attenzione alle dimensioni di macchine, fino a quel momento, per loro sconosciute.
Gianluca sgrana gli occhi ed apre le orecchie quando sente dire dal Capo di guardia che tutti a bordo vengono giornalmente addestrati a fronteggiare eventuali incendi a bordo. Il suo sogno è diventare un pompiere. La descrizione degli indumenti ignifughi da indossare e dell'attrezzatura da utilizzare lo affascina ma anche i suoi colleghi comprendono quanto sia importante saper gestire l'emergenza fuoco nei ristretti spazi di bordo.
"Come si entra in Marina?" La domanda al momento del saluto fa sorridere i due ufficiali che hanno accompagnato i due gruppi in cui si sono suddivisi i ragazzi. Lisa Margiotta, la docente di matematica che ha proposto a Maria Pia Provenzano, dirigente del polo professionale di Galatina, l'effettuazione di questa riuscita lezione a bordo della 'Magnaghi' ha l'espressione soddisfatta di quando arriva in fondo alla dimostrazione di un teorema.

Caratteristiche tecniche della nave 'Ammiraglio Giovan Battista Maghaghi' A5303
E' una nave idrografica, impostata il 13 marzo 1973 nei cantieri Navali Riuniti di Riva Trigoso e varata l'11 ottobre 1974. Dopo una fase di allestimento presso i cantieri del Muggiano di Fincantieri è stata consegnata alla Marina Militare il 2 maggio 1975.
Ha un dislocamento di 1700tonnellate. E' lunga 82,7 metri, larga 13,7 ed è immersa 3,6 metri. Ha un'autonomia di 5500 miglia.
Il suo equipaggio è costituito da 16 ufficiali, 48 marescialli, 15 sergenti, 51 sottocapi e comuni.
Ha tre imbarcazioni con propulsione ad idrogetto per rilievi idro-oceanografici costieri e portuali, una imbarcazione Marino per rilievi portuali.
Attualmente sta eseguendo dei rilievi nella zona di Ugento.

L'Ammiraglio Giovan Battista Maghaghi nacque a Lomello, in provincia di Pavia, nel 1839. Nel 1851 entrò nella scuola di Marina di Genova da dove, nel 1855, uscì con il grado di Guardia Marina. Fu promosso tenente nel 1860 e nel 1872 ebbe l'incarico di reggere l'Ufficio idrografico della Marina. Da allora si occupò sempre dello sviluppo dell'ente e delle discipline ad esso pertinenti. Fece varie pubblicazioni e studi findispensabili per ogni uomo di mare. Partecipò ad undici campagne idrografiche che, tradotti in più di 100 fra carte e piani di porti e 130 vedute vedute di coste, costituirono la rappresentazione di circa tre quarti del litorale nazionale.
Nel 1899 fu nominato senatore. Morì il 21 giugno 1902.

(*)Tutte le notizie sono tratte dal fascicolo sulla nave distribuito a bordo