"Siamo tutti un po' tarantate"

Mini diario di una festa vintage

"Siamo tutti un po' tarantate"

Galatina - Come ti sembrano le luminarie quest’anno? “Decisamente vintage con accostamenti di colori piuttosto azzardati”. La laconica risposta di chi di estetica ed effetti cromatici se ne intende descrive senza giri di parole i paramenti piuttosto ‘poveri’ della festa dei Santi Pietro e Paolo 2014. Il tartassato Comitato, presieduto da don Aldo Santoro, parroco della Chiesa Madre, anche quest’anno, con il fondamentale contributo del Comune e con l’aiutino della TAP e di tante aziende artigiane e commerciali ma soprattutto con le centinaia di piccoli oboli dei singoli cittadini, è riuscito a dare a Galatina la sua festa.
Quei quattro volontari che già dopo Natale cominciano ad andare in giro per raccogliere fondi, hanno offerto anche lo spettacolo pirotecnico di ben due ‘focari’ (bravo soprattutto il secondo).
Veramente, negli ultimi giorni, i fuochi d’artificio sono esplosi sulle pagine web e sui fogli a stampa. Hanno cominciato i No Tap ed hanno concluso l’ex-Sindaco e l’attuale vicesindaco della attonita e disincantata città che fu ‘Ombelico del Salento’. A molti sono apparse ‘vintage’ anche le polemiche fra le due prime donne della sinistra galatinese.
Strumentale e tecnicamente fuori luogo e fuori tempo è sembrato, invece, a tanti il flash mob del 29 fatto dai ‘Non sponsor Tap’ davanti alla Chiesetta di San Paolo.
“La donna riccia non la voglio, no!” Antonio Maggio, nella serata di San Paolo (per i galatinesi) canta il successo di Domenico Modugno e riesce a riempire tutto il lato est di piazza Alighieri.
“Chi sono le tarantate di oggi?” Loredana Viola lo aveva chiesto a partire dalle ore 19 a tutti i presenti alla conferenza organizzata dal Club Unesco, nel Chiostro dei Domenicani. Alle 21 la risposta è arrivata inevitabile: “Oggi siamo tutti un po’ 'tarantate'”. Approfondiremo l’anno prossimo.