Il testo che segue è stato scritto da M5s Galatina. La sua pubblicazione integrale non sottintende una condivisione da parte di galatina.it.
«Dai banchi della maggioranza, qualche tempo fa, qualcuno ha decretato la morte delle fiere, per giustificare la conversione del quartiere fieristico galatinese in tutt'altro, nel colpevole silenzio del Sindaco e della Giunta e del resto della maggioranza. A smentire quella voce, isolata e tra l'altro non supportata da alcun dato oggettivo, è oggi, per l'ennesima volta, un articolo del Sole24Ore, con autorevoli voci del settore che sostengono l'esatto opposto.
Non solo il settore fieristico è in forte ripresa, ma di lavoro ce n'è addirittura fin troppo. Asal, Associazione Nazionale Aziende Allestitrici Fiere, non ha alcun dubbio: "questa filiera - si legge nell'articolo - ha grandi potenzialità e, nonostante i timori che avevamo, il Covid ha fatto capire che le fiere sono una leva fondamentale per il made in Italy. Le aziende ci credono e hanno ricominciato a investire". Altro che morte, il settore è in grande ripresa e Galatina potrebbe tornare ad essere la culla anche di queste attività!». Parte da queste premesse il Movimento 5 Stelle di Galatina, che sul rilancio del quartiere fieristico locale non intende arretrare di un passo. Per questo, nei mesi scorsi, gli attivisti locali, insieme al consigliere comunale Paolo Pulli, al deputato galatinese Leonardo Donno e ad altri cittadini, hanno promosso una raccolta firme con gazebo itineranti.
Non solo. Tramite il deputato, si è avviato a partire dai primi mesi del 2020 un dialogo con il Governo centrale finalizzato ad intercettare le risorse necessarie al recupero e rilancio del quartiere fieristico.
«Si sono susseguiti gli incontri con l'allora Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, senatore Turco e con il Ministero dell'Economia e delle Finanze, coinvolgendo anche l'amministrazione in carica - ricordano ancora gli attivisti - amministrazione che, vale la pena ricordarlo, ha fatto poco o nulla per salvare il quartiere fieristico non presentando nemmeno un progetto con un impegno di Giunta per lavorare insieme all'Onorevole Donno per intercettare le risorse necessarie; un'occasione persa per tutta la comunità galatinese! L' amministrazione pensa persino di destinare nei locali del Quartiere Fieristico un centro di formazione, mortificandone la vocazione originaria e sottraendo alla città un volano di sviluppo fondamentale e prezioso».
Per questo, nel "Contratto dei Cittadini" - sottoscritto per suggellare l'ingresso del Movimento nella coalizione progressista a supporto della candidata sindaco, Sandra Antonica - tra le "conditio sine qua non" della stretta di mano, il M5S ha inserito anche questo punto: recupero e rilancio del quartiere fieristico. «Crediamo che l'impegno degli amministratori debba essere orientato alla rivalutazione definitiva dell'immobile, tenendo conto principalmente di fattori concreti e di rilievo –sottolinea il gruppo galatinese - Uno su tutti l'importanza per la nostra città di riavere un attrattivo polo fieristico e dei convegni, un’area eventi rinnovata e fruibile 365 giorni all’anno, godendo anche della possibilità concreta di reperire risorse economiche per la ricostruzione dell'immobile e il suo rilancio. Riteniamo che non si possa sacrificare la vocazione della struttura e del territorio galatinese stesso, nel tentativo di occultare la mancanza di visione sul tema di questa amministrazione e dell'Assessore al ramo, ormai palese, al pari di altre importanti tematiche. Candidare il quartiere fieristico a diventare un centro di formazione regionale è come dire: "ci abbiamo provato, abbiamo almeno provato a fare qualcosa". Ma qualcosa per chi? Non certo per il bene di Galatina, del suo tessuto economico e dell'indotto ad esso correlato. Ben venga un centro di formazione - precisano poi - ma perché non immaginarlo in un altro immobile? Magari uno di quelli di proprietà comunale, ricoperti dalla polvere e incastrati nell'immobilismo e nella cecità di questa amministrazione. Riteniamo che quella avanzata sia una scelta miope e dannosa. In primis per l'intero immobile, che subirebbe il colpo di grazia definitivo. E poi per tutta la città di Galatina e il suo hinterland, che perderebbero una realtà altamente attrattiva.
Ricordiamo che Galatina è il terzo polo fieristico regionale dopo Bari e Foggia, e l’intero immobile rappresenta, per il bilancio comunale, la proprietà di maggior valore economico. Sarebbe stato opportuno da parte dell’Amministrazione coinvolgere, attraverso la promozione di “Focus Group”, il tessuto imprenditoriale e gli esperti nel settore fieristico, per analizzare insieme le strategie di rilancio del Quartiere Fieristico. Non è stato fatto finora - concludono - ed è per questo che auspichiamo un cambio di rotta, supportando chi nella fiera di Galatina ci crede ancora e intende spendersi con serietà nel suo rilancio. Infine, siamo lieti che altri candidati sindaco concordino sulla nostra posizione (solo oggi, in campagna elettorale, nel goffo tentativo di intestarsi l'idea), peccato non averli visti quando c'erano da raccogliere le firme per difendere la fiera. Mai.
Facciamo notare soprattutto ad alcuni di loro, la presenza nelle loro liste (o tra i politici esterni alla città a loro supporto) di soggetti colpevoli di aver contribuito all'idea di destinare il quartiere fieristico a diventare un centro di formazione. Una schizofrenia politica che fa rabbrividire: d'altronde non ci si può aspettare altro quando si mettono insieme numeri, costruendo accozzaglie, senza idee e programmi. Tutto questo rischia di danneggiare la città e per questo mettiamo in guardia i cittadini galatinesi. Noi, coerentemente e convintamente, continueremo a sostenere con forza le nostre idee, che sono quelle della stragrande maggioranza della città: volgiamo ripensare e rilanciare il nostro Quartiere Fieristico! Punto!".