“Lo storico dell’arte e scrittore John Ruskin, sul capitolo intitolato Memoria delle sue Sette lampade dell’architettura, analizzando la bellezza del pittoresco, afferma che le peculiarità di questo genere di bellezza architettonica, rispetto a quella classica, ricercata e progettata, è costituita dalla sua “casualità”. Il pittoresco, che etimologicamente significa “come il dipinto”, secondo Ruskin è un paesaggio architettonico che acquista la propria bellezza in tempi e modi mai previsti dal suo creatore. Per questo motivo secondo Ruskin, si sviluppa circondando l’opera, a distanza di secoli dalla sua edificazione con edere, piante e altri elementi naturali. Si tratta della bellezza casuale, nata dall’osservazione di un’opera non nella sua forma originale, ma da un punto di vista completamente diverso, e da una prospettiva imposta dalla storia.”
Brano tratto da Istambul di Orhan Pamuk