La mancata attivazione dei reparti previsti dalla Regione "rende l’ospedale di Galatina pericoloso e poco competitivo"

La CGIL Funzione Pubblica scrive alla Direzione Generale di Asl Lecce

La mancata attivazione dei reparti previsti dalla Regione "rende l’ospedale di Galatina pericoloso e poco competitivo"

La F.P. CGIL Aziendale e Provinciale, è venuta a conoscenza che, con la disposizione evidenziata in oggetto, sono stati riconvertiti i posti letto della U.O.C. di Malattie Infettive del PO di Galatina in posti letto covid- 19. La scrivente Segreteria ritiene necessario evidenziare che ancora una volta si adottano decisioni estemporanee, senza che vi sia una pianificazione per tempo capace di dare completa attuazione a quanto deliberato dalla Giunta Regionale con il regolamento n. 14 del 2020. Infatti la stessa Regione ha stabilito, con il regolamento su citato, la rimodulazione dello stesso P.O. di Galatina, con la creazione di alcune Unità Operative con lo scopo di affrontare la pandemia covid-19 e nel contempo garantire il miglior esito clinico ai pazienti che afferiscono in tale Presidio.
Spiace constatare come a tutt’oggi nei confronti del P.O. di Galatina non sia stato disposto alcun intervento decisionale disattendendo quanto sancito dalla stessa Regione. Nello specifico, a tutt’oggi, rispetto a quanto previsto dal Regolamento n. 14/2020 della Regione, non risultano attivati: 1) N. 12 posti letto di Terapia Intensiva, 2) N. 5 posti letto di Chirurgia Generale, 3) N.5 posti letto di Ortopedia, 4) N.15 posti letto di lungo degenza, 5) UOC di Radiologia prevista dal Regolamento ma trasformata dalla stessa ASL in Unità Operativa Semplice dipartimentale con delibera del direttore generale n. 303 del 21/04/2021; 6) Unità Operativa semplice dipartimentale di Cardiologia con 4 posti letto all’interno della Medicina Generale (sempre in base alla delibera n. 303 su citata).
Ad avviso della Fp Cgil Lecce la mancata attivazione o il mancato potenziamento delle su menzionate Unità rende l’ospedale di Galatina pericoloso e poco competitivo, di fronte alla concorrenza di un settore privato sempre più attrezzato. Come si può pensare ad un presidio sicuro senza la garanzia di una turnazione h24 di dirigenti Medici cardiologi? O ancora se si pretende di rimodulare il reparto di Malattie Infettive in Covid-19, ma in caso di necessità o aggravamento del paziente occorre trasferire il paziente in terapia intensiva al DEA di Lecce? Logica vorrebbe che in via prioritaria si debbano attivare immediatamente i 12 posti letto di Terapia Intensiva all’interno del P.O. di Galatina e le restanti Unità, anche in previsione dello scorporo, a partire dal prossimo mese di gennaio, del P.O. “Vito Fazzi”, destinato a diventare azienda autonoma e polo universitario.
Se non si potenzia la rete ospedaliera salentina, si rischia di determinare l’effetto imbuto all’interno dell’ospedale “Fazzi”, con enormi disagi per l’utenza (che già oggi, quotidianamente, registriamo e denunciamo). Otterremmo il risultato di spingere l’utenza salentina verso il privato, facendo pagare ai pazienti di tasca propria anche prestazioni semplici.
Aver puntato tutto sul DEA per affrontare l’emergenza Covid rischia di depauperare personale e strumentazione dell’intera rete ospedaliera, Dea escluso. Recentemente ad esempio è stato disposto il trasferimento di n. 2 cardiologi e di n. 2 specialisti di Malattie Infettive dal P.O. di Galatina verso il “Fazzi”. Pertanto, oggi ci si vuol riconvertire la UOC di Malattie Infettive in reparto Covid-19, ma senza personale e senza aver attivato quanto previsto dalla normativa in vigore. Discorso a parte riguarda il personale che opera nel P.O. di Galatina: da circa 2 anni utilizzato e mobilitato ad horas da un reparto all’altro, senza il minimo rispetto per il lavoratore, considerato un numero o nel migliore dei casi una risorsa tappabuchi, costretto a tamponare e ricoprire turni anche a scavalco tra vari reparti.
Da mesi i dipendenti non fruiscono di ferie. Il personale, Infermieristico ed OSS, in particolare, è allo stremo, al punto che le richieste di trasferimento in altri presidi si moltiplicano quotidianamente, a causa della incertezza lavorativa sui propri turni. Sulla scorta di quanto su evidenziato, questa Organizzazione sindacale chiede un incontro urgente per discutere nel merito tale problematica, al fine di avviare un definitivo rilancio del Presidio Ospedaliero di Galatina.

AL DIRETTORE GENERALE AL DIRETTORE SANITARIO ASL LE LECCE AL DIRETTORE MEDICO AL DIRETTORE UOC MALATTIE INFETTIVE P.O. GALATINA e p.c. ALL’ASSESSORE REGIONALE ALLA SANITA’ REGIONE PUGLIA e. p.c. AL SIG. SINDACO COMUNE DI GALATINA