"Intorno alla vasca che protegge “la Pupa” ci si può sedere o no?"

"Intorno alla vasca che protegge “la Pupa” ci si può sedere o no?"

Gentile direttore, vengo subito al punto. La domanda può sembrare futile e forse per alcuni lo sarà. Essa però affonda le sue radici in una forma di decenza, di garbo e buona educazione oramai praticamente ovunque scomparse. La domanda è la seguente: Ma intorno alla vasca che protegge “la pupa” ci si può sedere o no? La prima volta che notai la nostra pregevole opera attorniata da popolani bivacchi fu un bel po’ di anni fa durante il periodo della festa del santo patrono. Rimasi sbigottito! Fino a quel momento non avevo mai visto tale villanata compiersi attorno alla nostra amata "Lampada senza luce".
Pensai 'bah! Saranno di fuori paese! Magari non lo sanno'. Mi sbagliavo, adulti, bambini, financo anziani, ho visto poggiare le terga intorno alla 'signora'. Rustici calzoni pizzette vengono oramai consumati con tutta tranquillità alla sera non sulle panchine appositamente predisposte al pubblico uso ma sul cordolo della vasca.
Mi dica lei, sbaglio? Ditemi voi, vaneggio? Il senso di appartenenza alla propria città può partire da semplici gesti di comune garbo e rispetto? Perché il problema non è tanto dei ragazzi che ci si siedono, lo fanno perché nessuno ha mai spiegato loro che non si dovrebbe fare. Il problema sono gli adulti, gli adulti che lo fanno!
Eppure direttore se scavo nella mia memoria che rarissimamente mi tradisce ricordo fosse proprio vietato. Ad ogni modo perdoni la leggerezza della mia questio, ma forse un po’ di leggerezza farebbe bene a tutti noi, complice anche la calura estiva. E meno male che la lampada è senza luce. Occhio non vede cuore non duole.