“È per la mia caparbietà che la mia famiglia ed io continuiamo ad abitare a Galatina. Vivere nel centro storico, oggi, è veramente difficile”. Alla domanda del cronista (“Anche lei è tra i firmatari dell’appello per la completa chiusura del centro?”) così risponde il professionista in pensione nato, cresciuto e da sempre abitante in una delle strade principali del più antico nucleo urbano galatinese.
“Su questa faccenda non sono un ‘talebano’ come certi miei amici -aggiunge. L'attuale regime di chiusura è un giusto compromesso. Forse si possono far circolare le auto di notte ma per il resto della giornata va bene così. Il rischio, aumentando le ore di traffico limitato, è quello di far diventare il nostro centro antico un ghetto vuoto”.
Il dibattito sulla disciplina delle auto nel cuore di Galatina si è acceso negli ultimi giorni. Accanto a posizioni incomprensibili e, per certi versi, antidemocratiche, di pochi commercianti si sono registrate le pacate e ferme prese di posizione di numerosi abitanti a difesa delle “pietre antiche” che hanno superato i secoli ma, ogni giorno, rischiano la distruzione e la scomparsa.
E mentre la discussione si accende a livelli alti, con un intervento meno aulico ma più pratico, Paolo Pulli, consigliere comunale del M5S, supportato dall’ineffabile corrispondente del quotidiano leccese fondato da Claudio Signorile, (il 17 novembre) chiede “Una nuova segnaletica con l’indicazione dei monumenti in doppia lingua: inglese ed italiana”.
Purtroppo è sfuggito sia al sodale di Beppe Grillo e sia al giornalista, (che ama inopportunamente stazionare nell’emiciclo di Palazzo Orsini durante i Consigli), che i cartelli posti davanti alle chiese ed ai palazzi galatinesi sono, da almeno dieci anni, in doppia lingua.
Ma Pulli non si ferma e aggiunge “Bisogna inoltre trovare la volontà politica per arrivare a condividere un piano traffico rispettoso delle caratteristiche urbane ed architettoniche della nostra città”.
L’idea è condivisibile e il nostro azzarda anche un’acuta analisi ed una miracolosa soluzione del problema: “Che la situazione nel centro antico sia da tempo divenuta insostenibile è ampiamente dimostrato dalle ripetute lagnanze rivolte al Comune dai commercianti e da alcuni residenti della zona, in particolare coloro che hanno un esercizio commerciale in corso Porta Luce, stanchi di subire il continuo avvelenamento provocato dai gas di scarico e che da qualche anno chiedono un senso unico nella zona”.
Insomma la qualità della vita nel Centro antico di Galatina, secondo il portavoce comunale dei pentastellati, migliorerebbe con la semplice introduzione di un senso unico in un pezzo di strada che sta fuori dalle mura e in cui sono presenti alcuni ben identificati esercizi commerciali.
Probabilmente lo spazio ridotto (poco più di un francobollo) assegnato dal Quotidiano alle idee dell’ex-candidato sindaco grillino, non ha reso giustizia alla complessità delle sue proposte.
La speranza, allora, è che Pulli trovi il modo, il tempo ed i mezzi, di esprimerle compiutamente, magari nel corso della prossima assise comunale. Aspetteremo con fiducia.