"Fama di loro il mondo esser non lassa;/ misericordia e giustizia li sdegna:/ non ragioniam di lor, ma guarda e passa"

"Fama di loro il mondo esser non lassa;/ misericordia e giustizia li sdegna:/ non ragioniam di lor, ma guarda e passa"

E io: "Maestro, che è tanto greve/ a lor che lamentar li fa sì forte?"./ Rispuose: "Dicerolti molto breve. 45/ Questi non hanno speranza di morte,/ e la lor cieca vita è tanto bassa,/ che ’nvidïosi son d’ogne altra sorte. 48/ Fama di loro il mondo esser non lassa;/ misericordia e giustizia li sdegna:/ non ragioniam di lor, ma guarda e passa".
Questi nove inquietanti versi del terzo canto dell'Inferno mi sono venuti in mente incontrando alcuni post ripetutamente inseriti da un monomaniaco amministratore di un gruppo facebook. In verità, questo luogo oscuro del web è frequentato e scarsamente animato soprattutto da alcuni politici e bloggers guardoni, perennemente all'opposizione anche di se stessi.
Offro loro le tre terzine che Dante dedicò agli ignavi, invitandoli, in tempo di Quaresima, ad avere il coraggio di esprimere con compiutezza i propri perversi pensieri(?) tentando almeno di organizzarli in prosa e abbandonando, per una volta se ne sono capaci, Photoshop e Moviemaker (o simili). Consentirebbero così, a chi vive fuori dalla confraternita dei lanciatori di m., di penetrare la incerta profondità delle loro contorte e onanistiche elucubrazioni mentali, chiarendo loro i concetti di informazione, democrazia e coraggio.

I lanciatori di "m."