La osservavo da venti minuti. Passava con cadenza regolare davanti alla mia finestra. Completo sportivo nero, capelli raccolti e un terrazzo a sovrastare il mondo del silenzio a cui abbiamo delegato le nostre attese. Quella ragazza non avrebbe mai pensato di fare footing così vicina al cielo né di dover immaginare uno spazio così ristretto come la più bella delle piste di atletica.
Ma lassù possono succedere cose che non si credono.
Ci si può addirittura innamorare, scoprendo uno sguardo nuovo a una sola casa di distanza, uno sguardo che si dà appuntamento inconsapevole e poi via via diviene desideroso di non perdere quel momento. Un cenno con una mano, un saluto, poi una storia da raccontare e mettere al centro di quel limbo che non sembra niente male da quando serve a colazione un caffè e un'emozione.
A quei tetti, nuovi spazi di libertà, abbiamo lasciato la paura. Abbiamo preso in cambio fantasia e speranza.
E ai tramonti? Abbiamo dato fiducia, sperando che ci potessero sorprendere anche senza mare. Allora la campagna dietro casa si trasforma in graffiti neri che sembrano mani e vene e reti e abbracci da cui filtra un colore che non è mai stato così. Non è rosso, ma ti travolge come la più forte delle passioni, ricordandoti come la natura faccia comunque il suo corso, anche senza i tuoi occhi che la scrutano. Eppure se ne incontri la bellezza non c'è tempo che non si fermi nel piacere di quello spettacolo. Così lo catturi in un'immagine, lo condividi con chi in quel momento non può vederlo, ed eccoci insieme a salutare il giorno, straziante nello strascico di insicurezza e morte che ancora porta con sé, ma incredibilmente affascinante nella promessa che ci regala tra le fronde.
Ai tetti e ai tramonti bisognerebbe consegnare la gratitudine per un isolamento che non è davvero tale se si può comunque respirare il profumo della primavera e per pochi istanti non pensare che il covid-19 ha letteralmente tolto l'aria a tanti, troppi di noi.
L'immaginazione contro il timore, un pezzo di cielo contro lo scompiglio in cui siamo stati risucchiati in terra.
Ed è ancora vita.