Il 7 giugno, presso il Teatro Cavallino Bianco di Galatina, la Compagnia del Vallone, accompagnata dalla band “I Fuoriclasse”, ha messo in scena uno spettacolo tratto dal capolavoro della letteratura italiana “Novecento” di Baricco, da cui è stato tratto il film “La leggenda del pianista sull’oceano”. Già dal fermento che si percepiva nel foyer, animato da ragazzi adrenalinici che perfezionavano gli ultimi dettagli, si poteva immaginare che sarebbe stato uno spettacolo interessante. Invece, ha superato ogni aspettativa. Un signor teatro, maestoso nella sua eleganza, con platea e loggioni al completo ed un service di altissimo livello, ha aperto il sipario ad una rappresentazione mozzafiato. Emozionante, ironica, divertente, a tratti commovente, questa commedia, fatta di scena, orchestra e vibrazioni, in un attimo ha catapultato tutti i presenti sul transatlantico Virginian. I ragazzi, come fossero attori professionisti, hanno reso la scena così reale, così emotivamente profonda, da farci quasi percepire le onde del mare, fin dentro quel grido del primo passeggero che scorge l’America. E poiché il teatro è il luogo in cui tutto può accadere, in un istante eravamo anche noi col fiato sospeso mentre Danny Boodman T.D. Lemon Novecento, si fermava su quel terzo gradino con la valigia in mano, esitante nella scelta di cambiare vita e andare incontro al suo destino.
È stato bellissimo respirare le sensazioni che i nostri ragazzi stavano trasmettendo da quel palcoscenico. Ascoltavo i commenti dei presenti, molti genitori provenienti da paesi limitrofi, che elogiavano la bellezza del Cavallino Bianco e la magnificenza di quello spettacolo, così minuziosamente elaborato. L’orgoglio che mi ha pervaso, per aver assistito alla sua rinascita, mi ha fatto riflettere sulla fortuna che hanno avuto i nostri figli a esibirsi su quel palcoscenico, certa che meritino di continuare a respirare il teatro, tenerlo in vita, sperimentare il fascino di quel viaggio emozionale. Loro hanno il diritto di continuare a sognare e di desiderare un domani migliore, esattamente come T.D. Lemon Novecento. Questi ragazzi, seguiti per tutto l’anno scolastico con dedizione e spirito di abnegazione, da un corpo docenti che ha dedicato ogni risorsa al progetto, hanno studiato e si sono preparati al grande giorno, realizzando una performance simile a un miraggio, una visione chimerica con un messaggio di chiusura importantissimo. Anastasia, una ragazza ucraina, costretta a fuggire dal suo Paese per salvarsi la vita, sussurra una riflessione intima e potente, che diventa un pugno nello stomaco. Anastasia, nella sua semplicità, ci mostra la crudeltà della guerra e, allo stesso tempo, la grandezza dei sentimenti puri e straripanti dei giovani e della nostra bellissima comunità, che l’hanno accolta come figlia, amica e compagna di scuola di sempre. Perché il sentimento della giovinezza non vede barriere politiche né razziali. Da genitore mi sento orgogliosa della nostra città e devo necessariamente ringraziare, a nome di tutti i genitori del Liceo Scientifico e Linguistico “A. Vallone” di Galatina, la Dirigente Scolastica Angela Venneri, la Prof.ssa Roberta Romanello, referente della band, le docenti che hanno collaborato alla regia, Professoresse Maria Rosaria Campa e Caterina Parlangeli, ed un grazie speciale alla regista, nonché referente del laboratorio teatrale, Prof.ssa Alessandra De Paolis, motore propulsore e cuore pulsante di questo progetto che, con la sua esplosiva energia, ha coinvolto i nostri ragazzi in una realtà parallela unica e impareggiabile, portando a compimento una vera opera d’arte.
Infine, mi sento di ringraziare l'Amministrazione Amante per aver restituito vita e dignità a questo splendido teatro che in molti ci invidiano. Il plauso finale e fragoroso, va al nostro sassofonista Diego Vergari, alunno al 5° anno che ha visto nascere la band e per 5 anni ne è stato l’anima, e a TUTTI i ragazzi, attori e musicisti per una notte, che ci hanno letteralmente traghettato sulle note nell'oceano! Come direbbe Novecento... “è stato un fottutissimo capolavoro”!!
Lilia Maffei