Politici mediocri alla disperata ricerca di un "chiunquemente" che faccia il Sindaco di Galatina

Il fatto che per la terza volta consecutiva ci avviamo al voto “anticipatamente” la dice lunga sulle condizioni politico-amministrative della città. Assenza di “mediazione” e soprattutto assenza di leadership emergente  capace di meritare un dovuto rispetto e capace di far convergere posizioni divergenti o differenti.
Insomma un livellamento  politico verso il basso tale da far pensare a “chiunquemente” di essere idoneo a candidarsi sindaco, far ascoltare il “verbo” e riempire la piazza come una volta.

Una indimenticabile serata di fine estate

Per arrivarci una stradina da far paura,  stretta e  tortuosa, con salite e discese. E intorno uno spettacolo da togliere il respiro. Per strada notai qualcosa che mi fece pensare, come  un camper parcheggiato al “bordo estremo” di un precipizio di cui non si vedeva la fine,  discese con i rollerblade a velocità pazzesche  e poi  deltaplani che sembravano aquiloni,  sparsi nel cielo a non finire. Insomma di normale vedevo ben poco.

Campagna elettorale, il factotum

Se c’è un lato serio in ogni “campagna elettorale” è l’immancabile presenza a fianco del candidato sindaco o di qualche candidato con più ambizioni, di una figura che per comodità chiamerò in seguito “ factotum”. Di lui non si conoscerà mai il reale peso politico, sarà sempre schivo dal mettersi  in lista, ma sarà sempre al centro di ogni  occasione a parlare già di scenari futuri e di fantapolitica non appena si accorgerà di qualcuno disposto ad ascoltarlo.

"Volevo dirti"

Era il solito settembre, il fresco che arrivava e lo studio che ricominciava. Io e il mio amico, avevamo “fatto” un concorso in  una città del nord, l’ennesimo, e tornavamo al nostro paese. Eravamo entrambi abbastanza "felici” il concorso era andato abbastanza bene e poi la cosa essenziale: entrambi avevamo la spinta giusta o almeno così speravamo.

Galatina verso la rassegnazione

Mi raccontano che le migliori intelligenze di “questo paese” e anche di “fuori paese”, sono già impegnate in questi giorni e lo saranno anche nei prossimi a scrivere il programma elettorale che sarà approvato dai Direttivi dei singoli partiti che formeranno le coalizioni, e poi dalle coalizioni nel loro insieme, non prima però delle opportune modifiche suggerite dal “basso”  tanto per dare l’impressione che il “popolino” conta ancora e che dice anche la sua.

Noi non lo sapevamo

Stavamo vivendo gli anni più belli, eravamo dentro un periodo che non avremmo dimenticato per tutta la vita e che sarebbe rimasto lì, inchiodato per sempre nella mente ad emozionare, a commuovere, stupire. Eravamo in quegli anni e non lo sapevamo, neanche ce n’eravamo accorti e forse non lo immaginavamo.
Pensavamo non finissero mai, che fossero tempi normali, che sarebbero durati un po’ di più, un po’ più a lungo o che sarebbero arrivati altri ancora più belli.

"Cercasi Sindaco che tenga lontani i traditori"

Già si sentono in giro le prime voci di autocandidature  in attesa di vedere se saranno accolte con favore  e con quanto calore. C’è qualche altro invece che aspetta che siano altri (in accordo) a lanciare la “sua” candidatura. Farà finta di non volere, di non essere interessato, di essersi estraniato.
Seguirà una “concordata” insistenza, poi dopo un po’ di attesa e una breve pausa di riflessione, pronuncerà il fatidico “SI” e aggiungerà, pena immediata decadenza, “per il bene della città”.

È andata così

Io non so come sarebbe cambiata la mia vita se solo avessi studiato un po’ di più o avessi almeno avuto “ voglia di scuola” un po’ di più. Forse sarebbe cambiata completamente o forse no, semplicemente.
Se avessi imparato l’inglese o avessi imparato a conoscere il segreto dei numeri, le loro formule, le loro trasformazioni, le loro pianificazioni. Se quel “quinto” anno non l’avessi fatto due volte.
Forse non avrei scritto tanto, forse avrei avuto più risposte, avrei fatto meno sbagli e forse avuto meno abbagli.

Impressioni di Settembre

Settembre porta con se quell’insopportabile lentezza con cui si svuotano località e spiagge. Settembre chiude a malincuore l’estate, chiude con malinconica tristezza quel periodo  che si aspetta per un intero anno e che visto da settembre sembra troppo distante, troppo lontano. Il sole diventa dispettoso, appare e scompare tra scampoli di nuvole scure, sembra scherzare, sembra giocare.

Una giornata alternativa

La voglia o forse la speranza, di essere competitivo, innovativo e anche un po’ trasgressivo, mi portò a riparare di sana pianta la bicicletta GRAZIELLA anni ’60 che ancora avevo parcheggiata in cantina.
La ripararono così bene che sembrava nuova appena uscita dal negozio, pezzi e colori tutti originali. L’unica modifica fatta era stata l’aggiunta di un portapacchi più grande dietro per poter portare qualche oggetto in più.