Gentile Direttore, siamo in un periodo prefestivo e l’attenzione è, naturalmente, rivolta alle festività natalizie. Sarò forse considerata troppo pragmatica, ma oggi il mio ruolo di Consigliere Comunale di minoranza, supportato dall’esperienza nei cinque anni precedenti in prima linea da assessore ai lavori pubblici, mi impone alcune riflessioni sull’attività amministrativa della nostra città.
Il fattore “tempo” non può e non deve essere l’elemento guida centrale per chi è chiamato a programmare governando la città, certo sarebbe bello e auspicabile il tutto e subito, ma inevitabilmente ci si ritrova a dover scontrarsi, quasi quotidianamente, con problematiche impreviste e imprevedibili che assorbono le limitate energie umane della macchina amministrativa, obbligando talvolta a scegliere, anche tra le emergenze, quale rimandare. Amministrando la cosa pubblica il “tempo” è quindi una variabile spesso prigioniera della burocrazia che imballata da norme e disposizioni fa da freno all’attività politica ma, sia chiaro, le leggi e le norme, anche se considerate sbagliate o fuori tempo, vanno cambiate e non disattese o raggirate. E’ questo un principio di legalità su cui l’amministrazione di cui ho fatto parte non ha mai ovviato; senza alcun rammarico, anche a costo di dover pagare consapevolmente un prezzo politico.
Tutta questa premessa per invitare ad abbandonare ogni polemica su chi ha fatto cosa e quando, tanto banale quanto sterile, il “tempo” se non è un alleato di chi amministra protempore è però certamente “galantuomo” e al momento giusto sa riconoscere meriti e demeriti a tutti.
La Città pian piano sta cambiando volto e nessuno può disconoscere che quanto oggi si realizza ha quasi sempre origine nell’attività dei cinque anni precedenti nei quali l’amministrazione del Sindaco Amante ha saputo cogliere le possibili opportunità di programmare mentre affrontava con determinazione il predissesto finanziario e il periodo della pandemia.
In una continuità amministrativa è ovvio e scontato che si dia seguito ai progetti ereditati, così come l’amministrazione Amante ha portato a termine i progetti sul Cavallino Bianco e sulla palestra di via Montinari, l’amministrazione Vergine ha il compito di portare a termine i tanti progetti avviati e/o messi in cantiere dalla precedente, magari provando ad impiegare più energie sul fare che nell’apparire. Ed proprio su questo che allora concentro la mia riflessione di fine anno.
Se il rinnovo della pubblica illuminazione è in corso e qualche altro progetto è in fase di avvio come la rigenerazione della villa comunale a Galatina e il rifacimento del manto stradale del comparto Guidano, su molti altri progetti, tutti già finanziati, non si ha notizia di attività negli atti amministrativi: la palestra di via Arno da completare, la palestra di Collemeto i cui lavori sono conclusi, la messa in sicurezza della Torre dell’Orologio di Noha, l’ampliamento del CCR di Galatina per il quale la regione ha già erogato un primo acconto, la Biblioteca Comunale, gli impianti laterali del Campo Sportivo di Noha pensati inclusivi e fruibili dai diversamente abili, il Giardino di Comunità a Collemeto (ereditato), il PCMC (piano comunale della mobilità ciclabile), il PEBA (piano abbattimento barriere architettoniche), il precampo di via Chieti i cui lavori dovrebbero essere stati già affidati, la progettazione finanziata per lavori di mitigazione idrogeologica.
Ed ancora, tutti i progetti candidati al PNRR per i quali si inizia a parlare di revoca per ritardi nel mettere a cantiere le opere: l’efficientamento dei 32 appartamenti delle case popolari di Noha, l’efficientamento energetico del Cavallino Bianco per il quale il TAR ha dato ragione all’ente sull’opposizione della Sovrintendenza, la nuova mensa scolastica per il plesso scolastico di via Spoleto, l’edilizia scolastica con l’efficientamento e l’adeguamento strutturale di tutto il plesso di via Spoleto.
Una nota a parte merita il progetto PNRR per la rigenerazione urbana che darebbe nuova veste a una larga zona della città, con il quale si è previsto di riqualificare, con un finanziamento già disponibile di 5 milioni di euro, piazzale stazione, piazza Falcone e Borsellino (via Arno) e piazza Vittima delle Foibe (Bersaglieri) e per il quale l’immobilismo dell’amministrazione ci è già costato 500.000 euro ulteriori messi a disposizione dal Ministero per l’adeguamento dei prezzi. Inerzia amministrativa che potrebbe far perdere alla città anche il primo finanziamento CIPE di 3 milioni di euro (più 1milione integrativo delle Regione) per interventi volti alla soppressione di 2 passaggi periferici all’allargamento del sottopasso di Via Teramo (Ponte Picaleo), perché una delle condizioni contenute nel disciplinare, pena la revoca del finanziamento, prevedeva quale termine ultimo per l’assegnazione dei lavori il 31 dicembre 2022 e l’avvio dei lavori entro il 31.06.2023.
E’ uno dei problemi atavici galatinesi irrisolti quello dei passaggi a livello che l’amministrazione Amante aveva inteso affrontare puntando, proponendo e interloquendo con Ministero e FFSS per l’unica soluzione definitiva possibile: l’interramento della linea ferroviaria nel tratto che interessa il tessuto urbano.
Qualche mese fa il Sindaco Vergine ha dovuto affrontare anch’egli le problematiche legate alla presenza di due passaggi a livello che di fatto chiudono i galatinesi nel perimetro urbano per lungo tempo, ha dato notizia che a breve avrebbe interloquito a Bari con l’assessore Anita Maurodinoia, non è dato sapere se l’incontro c’è stato e se si è ottenuto il risultato sperato.
Tanta carne al fuoco ha ereditato l’amministrazione Vergine, tanti i progetti che potrebbero cambiare il volto della Città proiettandola verso un certo rilancio. Progetti di tutta Galatina, da fare propri, da portare avanti con caparbietà e determinazione, riconoscendo i meriti a chi ne ha e provando magari anche a programmare per il futuro.
Quando si vuol veramente lavorare per il bene di Galatina la prospettiva e il limite non può essere quello della durata della propria amministrazione. Su tutto questo chiedo al Sindaco Vergine e alla sua squadra assessorile di informare i galatinesi che hanno il diritto di sapere.
Nel mio ruolo di consigliera di minoranza vigilerò e se necessario contesterò le scelte (sempre che ci siano) perché questo è il ruolo assegnatomi dai tanti elettori che hanno avuto fiducia in me, lo farò con la caparbietà e la tenacia che mi riconosco a costo di risultare, alla maggioranza di governo, fastidiosamente una che “disturba il manovratore”.
La ringrazio per l’attenzione e lo spazio che vorrà dedicarmi attendendo fiduciosa, assieme a tutti i galatinesi, risposta nel merito alle mie osservazioni.
Loredana Tundo
Consigliera Comunale lista CON