"Decidere di donare gli organi dopo la morte è una scelta civile"

"Decidere di donare gli organi dopo la morte è una scelta civile"

Donare è una scelta naturale e ASL Lecce si unisce a questo appello della campagna promossa dal Ministero della Salute e dal Centro nazionale trapianti (Cnt) in collaborazione con le associazioni di settore in occasione della Giornata nazionale su donazione e trapianto di organi e tessuti. Decidere di donare gli organi dopo la morte è una scelta civile, di solidarietà e di umanità che non costa nulla, che dona vita ad altre persone e che solleva i propri cari dal compito di assumere decisioni dopo un evento traumatico. Sono oltre 8.000 le persone in Italia in attesa di un organo e per ogni "no" dichiarato in vita dai cittadini il sistema trapianti calcola circa 2,5 mancati trapianti. E' importante non rimandare la decisione, essere informati in maniera adeguata e dichiarare la propria volontà al centro dedicato della ASL, alle associazioni di volontariato come l'Aido, o ai Comuni di residenza. Ogni cittadino maggiorenne può infatti esprimere il proprio consenso o dissenso finalizzato alla donazione di organi e tessuti dopo la morte: http://sceglididonare.it/diventa-donatore/ Tra le modalità con cui manifestare il consenso c'è anche la possibilità di firmare una dichiarazione presso la Asl di residenza. Per contattare il centro ASL Lecce chiamare il martedì e il venerdì dalle 9 alle 13: 0832 215146 o scrivere a : donazioneorgani@ausl.le.it La volontà alla donazione può essere indicata anche negli Uffici anagrafe dei Comuni al momento del rilascio o rinnovo della carta d’identità. Sono 71 i comuni in provincia di Lecce ad aver aderito al progetto Una scelta in Comune. Ad oggi sono 52.353 i consensi alla donazione, 31.316 le opposizioni e 9.909 le iscrizioni ad Aido che attestano il consenso. "In occasione della Giornata nazionale su donazione e trapianto di organi mi rivolgo ai cittadini e alle cittadine della nostra provincia per sollecitarli a mostrare attenzione e sensibilità a questo tema - ha dichiarato il Direttore sanitario ASL Le Roberto Carlà - 'Donare è una scelta naturale', questo è lo slogan della campagna di quest’anno e dovremmo ricordarlo per diffondere la cultura del dono. Donare un organo è donare la vita a chi, senza quel dono, rischia di perderla. Spesso i familiari si trovano in difficoltà, in un momento che è già di estrema sofferenza, a dare l’assenso al prelievo di organi di un congiunto. Invece una scelta fatta in vita, con la dichiarazione di volontà alla donazione, fa sì che si rispetti la volontà del donatore. Questa decisione incontra ancora molte resistenze e pregiudizi, sopratutto sul nostro territorio, e rimane ancora bassa l’adesione alla donazione davanti invece a una domanda significativa di quella che, per tante persone è l’unica terapia possibile per rimanere in vita: il trapianto.Per invertire questo trend è necessario l’impegno di tutti, associazioni e cittadini e istituzioni. La pandemia ha interrotto le iniziative di sensibilizzazione della nostra ASL che riprenderemo appena possibile". "La percentuale di opposizioni alla donazione è alta - dichiara la Dott.ssa Marika Carbonara, Coordinatrice territoriale donazione organi e tessuti ASL Le - dobbiamo quindi adoperarci per aumentare il consenso alla donazione, perché la donazione è vita e donare vuol dire salvare vite. Sebbene questo atto possa scaturire dalla dolorosa perdita del donatore è una perdita che si trasforma nel 'salvataggio' di sette persone. In questa epoca di pandemia la macchina delle donazioni e la campagna di sensibilizzazione hanno dovuto rallentare il loro corso ma abbiamo fatto la nostra parte vaccinando con la prima dose i pazienti trapiantati e i dializzati. Speriamo di poter ritornare presto nelle scuole, nelle piazze, per far capire ai ragazzi che è importante donare, e anche se non si sa per chi è importante capire il perché: è il messaggio più grande che dobbiamo con caparbietà trasmettere loro".