"Chi è mio padre? Chi è mia madre?"

Nel pieno dibattito sulle unioni civili, sul figlio ad ogni costo, sulla maternità surrogata, i medici cattolici italiani intendono sottolineare l'assoluto rispetto per la dignità della vita che nasce. Senza demonizzare alcuna persona, riaffermano che ogni modo sostitutivo e unilaterale di intendere la riproduzione va a schiacciare le armonie biologiche che la natura ci ha concesso. Va ad infrangere ogni armonica complementarietà che vede la donna fecondata aprirsi alla vita, "nel nome del padre" e "nel nome della madre".

"Kafkiana è la Giustizia non il Comune"

Egregio Direttore, di kafkiano in questa vicenda, c'è solo il sistema giuridico italiano a tutela degli appalti pubblici che impedisce l'affidamento dei servizi in tempi certi e celeri, prevedendo oltre ai 2 gradi del giudizio anche una serie di provvedimenti di blocco alle decisioni già emesse dagli stessi magistrati. E questo avviene in tutta Italia, Galatina compresa, che si trova nel bel mezzo una guerra giudiziaria tra due società che si contendono il servizio: Monteco, aggiudicataria della gara, e CSA, seconda in graduatoria.

Le lunghe attese nel Pronto Soccorso di Galatina

Un Pronto Soccorso dovrebbe garantire le prime cure ai pazienti. Appena si giunge al PS il personale addetto (infermieri e medici) dovrebbe valutare immediatamente i sintomi del paziente per meglio identificare le condizioni dello stesso ed attribuirne il codice di gravità per poter intervenire tempestivamente. Questa dovrebbe essere la norma, ma tutto ciò attualmente non sempre accade nell'Ospedale di Galatina.

Quando Aldo Moro inaugurò il "Santa Caterina Novella" con Beniamino e Palmina De Maria

Caro Dino, sono felicemente sorpreso dalla notizia, letta sui giornali nella settimana appena passata, che è stata intitolata una sala nella sede di Bruxelles dell'Assemblea UE, a uno dei nostri politici salentini, a l'On. Aldo Moro. Conosciamo tutti quest'illustre statista vittima delle Brigate Rosse, e della saggezza che lo differenziava dai colleghi parlamentari.

Via per Lecce chiusa al traffico ma aperta agli stupidi
Gentile Direttore, mi consenta di rivolgerle una domanda, sperando che Lei abbia una risposta: la strada per Lecce, dopo il bivio per l'Hermitage, è stata riaperta al traffico?Lo chiedo perchè questa mattina, mentre mi accingevo a svoltare a sinistra nella deviazione organizzata per l'interruzione, sono stato sorpassato da un folle che invece voleva andare dritto, facendo lo slalom tra i cartelli che segnalano l'interruzione, e c'è mancato davvero un soffio che non mi prendesse in pieno.
Amarezza

Un saluto a voi e a chi leggerà queste poche righe. Chi scrive è un ragazzo galatinese di 30 anni che, come molti suoi coetanei, avrebbe mille e più ragioni per manifestare anche con estremo vigore il proprio dissenso, senza badare a formalismi e politically correct. Senza futuro, ridotti a carne da macello!!! Ma non è il mio caso perché, nel fatto in questione di "politicamente corretto" ne ho usato anche troppo.

Buon compleanno, papà!

Caro direttore, noi siamo piccoli, ma non tanto da non comprendere determinate cose e da non essere felici per alcuni traguardi che i grandi riescono a raggiungere. Una felicità che oggi vogliamo trasformare in sorpresa per una persona per noi speciale. C'è lo zampino di mamma, lo ammettiamo, ma il nostro scopo è raggiungere la Bolivia via etere e far sapere quanto bene vogliamo al nostro papà.

"Una vita per l'Ospedale. Non toccatelo!"

Per andare a parlare con il Presidente Emiliano non abbiamo bisogno di politici di nessun ceto. Il Presidente è una persona come noi, deve ascoltare dalla nostra bocca il perché il nostro Ospedale di Galatina non deve essere declassato. Noi operatori sanitari siamo il fulcro, senza di noi non esisterebbe nessun nosocomio. Che ne sanno i politici, del nostro operato verso il paziente? Che ne sanno di quante notti siamo stati a lavorare come matti, ma con la soddisfazione che tutto è andato bene per l'utente o con l'amarezza quando non c'era niente da fare.

Bullismo e cyberbullismo, che fare?

L'episodio di bullismo, avvenuto nei giorni scorsi a Galatone, ha messo in luce un meccanismo tipico di quando il genere umano si trova di fronte al peso delle proprie responsabilità individuali. Si corre, infatti, ad etichettare i "bulli", ad esprimere "diagnosi", a chiedere soluzioni tampone, ma questo, purtroppo, non risolve il problema, serve solo ad alleviare il nostro senso di colpa, la nostra responsabilità e la vergogna del "non aver fatto abbastanza".

"Abbiamo bisogno di qualcuno che si interessi di Collemeto"

Sono pienamente d'accordo con Fernando Baffa. L'intervento di Luigi Lagna è stato provocatorio. Il consigliere delegato per Collemeto, potrebbe cedere il posto a qualcuno altro, visto che non si è mai prodigato a fare nulla per la frazione. Manca ancora il metano. Una cosa inverosimile siamo nel 2016, la gente è stanca.  Egli sostiene che nessun collemetese lo ha votato. C'è da chiedersi se, per caso, il suo disinteresse derivi da quello.