Per raggiungerla bisogna infilarsi in Arco Cadura, varcare il primo portone a sinistra e inerpicarsi per una ripida scala a gradini molto alti, ponendo grande attenzione a non scivolare.
Il premio è il suo sorriso sul terrazzino e una calda accoglienza. Sara Dowling è la prima artista, manager e organizzatrice irlandese ospite della Domus Artist Residency. Parla solo inglese ma si fa capire ed entrare in sintonia con lei è facile.
Ha trentadue anni, è per metà irlandese e per l’altra metà greca. Dopo l’università si è data una missione: mettere insieme e far dialogare le persone attraverso l’arte e la ricerca.
Privilegia Irlanda e Grecia con una grande attenzione alle donne.
A Galatina è arrivata attratta da tutto ciò che aveva letto sul tarantismo proprio per capire quanto questo fenomeno fosse confrontabile o affiancabile a certe situazioni delle donne in Irlanda e, in particolare, a quelle riguardanti la sfera sessuale con gli abusi operati anche da religiosi cattolici.
Con la curiosità e l’attenzione della ricercatrice ha studiato e intervistato quattro donne galatinesi: Angela, Annalisa, Daniela e Luciana.
Al museo si è fatta aiutare da Silvia. Alessia è stata per lei un importante caso di studio. Romina e Paulina sono altre due donne che sente di dover ringraziare.
Gioia Perrone, coordinatrice della Domus, la guarda soddisfatta mentre la giovane irlandese illustra, con l’aiuto di interessanti diapositive, la sua attività degli ultimi sette anni e le sue ricerche galatinesi.
Davide Miceli, consigliere comunale delegato alla cultura, arriva in ritardo ma in tempo per partecipare al dibattito che, partendo dall’attività presentata da Sara, coinvolge quasi tutti i presenti.
A chi, in maniera sottile, con l’aiuto di Lorenzo preciso traduttore, le fa notare la non confrontabilità, anche storica, fra tarantismo e femminismo, l’attenta ospite della Domus risponde che il suo intento principale è quello di far incontrare le persone e farle parlare fra di loro mettendo a confronto le proprie opinioni.
La ‘taranta’ può, dunque, essere considerata solo un’occasione di più per stare insieme.
Sara racconterà il suo marzo 2024 galatinese in una pubblicazione che sarà disponibile, in copie limitate, anche per gli amici di Domus.
Il congedo nell’umida sera del 27 marzo 2024 è a base di ottime tartine preparate da Sara con le sue mani e innaffiate da un immancabile rosè salentino.