I CTRL ME, un galatinese fra i 60 studenti europei convocati a Roma

Filippo Maffei è un maturando di Scienze Applicate del Liceo Vallone

Oggi social media e intelligenza artificiale influenzano relazioni, identità e decisioni: strumenti che utilizziamo quotidianamente, spesso senza renderci conto di quanto orientino il nostro modo di pensare.
Da questa riflessione nasce I CTRL ME, parte del progetto strategico EU‑Voice, promosso dalla Commissione Sanità con l’Onorevole Ignazio Marino, grazie al sostegno del Gruppo Greens/EFA, un’iniziativa che ha riunito a Roma 60 giovani provenienti da tutta Italia per approfondire in modo critico il rapporto tra persone e tecnologie digitali.
I partecipanti non sono stati scelti casualmente, ma selezionati attraverso un processo di candidatura che ha individuato ragazze e ragazzi tra i 18 e i 21 anni dotati di curiosità, senso di responsabilità, capacità di collaborazione e, elemento decisivo, una buona dimestichezza nell’uso dei social media e dell’intelligenza artificiale, competenze ormai indispensabili nella vita quotidiana delle nuove generazioni.
Tra i 60 studenti selezionati c’è anche Filippo Maffei, maturando di Scienze Applicate del Liceo Vallone di Galatina e membro del Consiglio Regionale dei Giovani della Regione Puglia, in carica per un altro anno: una presenza che riempie d’orgoglio non solo l’istituzione scolastica ma l’intera comunità galatinese.
L’incontro si è svolto nel weekend del 6 e 7 dicembre presso la sede del Parlamento Europeo di Roma ed è stato interamente trasmesso in diretta streaming, permettendo a un pubblico più ampio di seguire i lavori.
I 60 giovani, che si incontravano per la prima volta, hanno stretto legami immediati e, pur essendo suddivisi in diversi team, hanno formato un gruppo coeso e affiatato, unito dall’obiettivo di comprendere come affrontare il mondo digitale con maggiore consapevolezza. La condivisione è proseguita anche oltre le attività ufficiali: i partecipanti, ospitati nello stesso hotel, hanno potuto vivere anche momenti informali insieme al team di esperti, favorendo un clima di dialogo continuo e spontaneo che ha arricchito ulteriormente la qualità dell’esperienza. Il programma ha alternato conferenze, laboratori e attività pratiche.
Fra i professionisti relatori: Fabiana Nuccetelli, psicologa e Psicoterapeuta, assegnista di ricerca preso l’Università del Salento, specializzata in neuroscienze cognitive che ha, fra l’altro, coadiuvato l’intero percorso formativo mettendo a disposizione le sue competenze e integrando le giornate con preziose sessioni di mindfulness e autoregolazione emotiva; fra gli ospiti più attesi, con cui ha dialogato la dott.ssa Nuccetelli, c’è Ferdinando “Fefè” De Giorgi, CT della Nazionale di volley, intervistato anche dai ragazzi in un confronto aperto su responsabilità, pressione e lavoro di squadra. E, ovviamente, fra gli esperti presenti e maggiormente coinvolti c’è stato lo stesso Ignazio Marino, che ha arricchito le attività con interventi, testimonianze e momenti di dialogo diretto, dimostrando un’attenzione reale verso le nuove generazioni e offrendo riflessioni preziose tratte non solo dal suo percorso politico e istituzionale, ma anche da quello accademico e medico. Marino ha infatti raccontato episodi significativi dei suoi anni universitari e della sua lunga esperienza nel campo dei trapianti, stimolando il gruppo con testimonianze dirette, cariche di senso etico, scientifico e umano.
Dalla gestione dell’impulso a essere sempre online, dal funzionamento dell’intelligenza artificiale fino ai dilemmi etici del digitale, i partecipanti hanno affrontato tematiche complesse in modo chiaro e coinvolgente, fino alla seconda e conclusiva giornata, con un hackathon creativo che ha portato alla nascita di proposte concrete per migliorare la cultura digitale tra i giovani.
La presenza di Filippo rappresenta un segnale forte: anche dalle realtà più piccole possono emergere giovani pronti a misurarsi con sfide globali e a portare innovazione, responsabilità e consapevolezza nel futuro digitali, come già dimostra il suo ruolo nel Consiglio Regionale dei Giovani, dove offre contributi maturi e consapevoli, attenti alle esigenze della sua generazione.
L’iniziativa I CTRL ME ha lasciato un segno profondo: gli organizzatori si sono detti entusiasti della risposta dei partecipanti e apertissimi alla possibilità di nuove tappe future. E chissà, dopo il successo della due giorni romana, non è escluso che questo gruppo affiatato possa ritrovarsi, prima di quanto si pensi, in altri luoghi simbolo della democrazia europea… magari proprio a Bruxelles, per continuare a parlare di giovani, responsabilità digitale e futuro.
Un caloroso augurio va a Filippo e alla sua generazione, affinché possano continuare a vivere esperienze che li rendano cittadini consapevoli, critici e pronti ad affrontare le sfide del domani. E un plauso sincero a questo ambizioso progetto e ai suoi promotori, capaci di offrire ai giovani strumenti reali per comprendere, e migliorare, il mondo digitale che li accompagnerà nel loro futuro.