Il 25 Giugno 1994, all’età di 77 anni, morì monsignor Giuseppe Tundo (don Pippi), sacerdote galatinese, per trent’anni parroco della Chiesa Madre, docente di filosofia e indimenticato educatore. Per il venticinquesimo anniversario della sua scomparsa “i nipoti Cristina e Sergio confortati dai fratelli (Letizia e Piero) e dai cugini (9) hanno ritenuto giusto ricordare la vita e le innumerevoli opere di zio Pippi” con una biografia affidata alla penna di don Salvatore Bello.
Il volume, scritto con la collaborazione di Maria Cristina Tundo, ha il titolo “Don Pippi Tundo parroco” con il sottotitolo “Travolgente entusiasmo e fede profonda” e si trova già in libreria. Tutto il ricavato dalla vendita sarà devoluto alla mensa del Buon Pastore di Galatina.
“Son trascorsi venticinque anni - non pochi per chi allora, come me, aveva cinquantotto – scrive nel Prologo l’ex parroco di San Biagio- dal transito di un Prete «camminatore», «evangelizzatore», «innovatore», «filosofo», e persino «condannato a morte» e «fuggiasco». Mi è stato chiesto di interessarmi della trentennale testimonianza pastorale, sociale e culturale di Don Pippi Tundo nei modi coi quali egli ha potuto e saputo darla. Non è il memoriale di un santo degli altari, di un carismatico o di un taumaturgo, ma di uno come noi e tra noi, che diceva d'avere, da ragazzo, «giocato al pallone da centravanti», e che decise di entrare in seminario scrivendo poi in un quaderno «mi basta solo Gesù e nient'altro»”. “La sua figura si staglia nella memoria e in ogni percorso, da lui calcato, del nostro panorama urbano, specie antico intorno alla Chiesa Madre, dove vivevano poveri e anziani che andava a trovare. Non il tettodi via D'Enghien con la diletta sorella Cesira, o di via Gallipoli era la sua vera casa, ma l'intera Città sulla quale aleggia in questa venticinquennale ricorrenza il suo spirito, così come vibrava l'aria al calpestio dei suoi passi sempre novelli sui basoli antichi della vetusta sua e nostra grande Piazza San Pietro”. Accanto alle notizie biografiche ed al prezioso “testo autobiografico” nel libro appaiono numerose testimonianze di tanti fra coloro che ebbero la fortuna di incontrarlo e non l’hanno più dimenticato.

