Si è tenuta nel pomeriggio di venerdì 31 maggio un incontro tra i sindaci di Galatina, Fabio Vergine, di Aradeo, Giovanni Mauro, di Cutrofiano, Luigi Melissano, di Soleto, Graziano Vantaggiato, e di Sogliano Cavour, assessore Giuseppina Nuzzaci. Presenti anche il Presidente della Commissione per l’Ospedale di Galatina Antonio Antonaci.
Al centro del dibattito la paventata chiusura del punto nascite dell’Ospedale di Galatina come da sollecitazioni giunte dal personale sanitario. I Sindaci hanno preso atto della lettera del dott. Carmelo Perrone – responsabile del punto nascita di Lecce - con la quale propone la chiusura temporanea del punto nascita dell’’Ospedale di Galatina e della relazione del Presidente della commissione per l’Ospedale Antonio Antonaci con la quale si evidenzia che dei tre ospedali con punto nascita (Scorrano, Gallipoli e Galatina), la sola Galatina nel 2023 ha raggiunto l’obiettivo minimo previsto per legge dei 600 parti, che la sola Galatina possiede i requisiti di sicurezza per le partorienti, con sala parto, nido e sala operatoria nello stesso piano, che nei primi 5 mesi del 2024 il reparto di pediatria di Galatina ha già effettuato 3.132 consulenze. Consapevoli che non sia il dott. Perrone a compiere una scelta simile, i Sindaci, in rappresentanza dell’utenza di tutti i Comuni da loro amministrati, ritengono indispensabile richiedere al Presidente Michele Emiliano, assessore alla Sanità ad interim, di esprimersi con chiarezza sulla paventata chiusura, sebbene temporanea, dell’unico punto nascita pienamente in regola con obiettivi qualitativi e quantitativi della provincia di Lecce, esprimendo l’assoluta contrarietà a qualsiasi decisione amministrativa arbitraria che sarebbe in violazione con il diritto, sancito in Costituzione, alla Salute.
Si ricorda infine che solo poche settimane fa la III Commissione del Consiglio della Regione Puglia alla presenza dell’assessore Palese, in seduta pubblica, ha fornito ampie rassicurazioni sul destino dell’Ospedale di Galatina e sul suo potenziamento.
I Sindaci, infine, si dicono certi che si tratti solo di inutile allarme, anche per la natura delle argomentazioni lette (carenza di personale a fronte di una delibera di Giunta del 28 maggio di 2.300 nuove assunzioni nella Sanità).