C’era un velo triste sui suoi occhi, eppure la dolcezza dello sguardo non si è mai persa nel dolore. Barbara Gallo sapeva che la sua malattia non sarebbe stata gentile con lei, ma il suo cuore non ha mai perso il garbo di chi affronta i giorni al meglio che può, nel rispetto degli altri, prima ancora che di sé.
A 45 anni è difficile salutare il mondo, ancora tutto da scoprire. E per il mondo è difficile salutare una giovane donna che ha strozzato in gola troppo presto la sua canzone alla vita. Allora, nelle ultime ore prima dell’addio, la richiesta di una sua amica era stata proprio quella di suonare per lei. Chiunque abbia accolto quell’appello ha voluto accompagnare il sorriso di Barbi con le note, la delicatezza della musica, quasi a continuare quello spartito che il male ha interrotto, ma che chi l’ha amata può ancora riempire di armonia.
Tutta Galatina ne conosceva l’affabilità. In un giorno mesto come questo, in cui tutti stanno facendo i conti con un innaturale congedo, le parole che si scandiscono sui social, per strada, nel petto, sono sempre le stesse: bellezza d’animo, cordialità, cortesia.
Senza alcun dubbio vorrebbe che le lacrime di oggi fossero al massimo di una malinconia leggera, quella che ti fa sospirare con i suoi “chissà” e i suoi “se”. Non accetterebbe un pianto rabbioso, sarebbe un’inutile perdita di tempo dietro il rancore e l’ira. A suo figlio e ai suoi cari ha lasciato un testamento di benevolenza, una disposizione naturale verso tutto e tutti, anche quando lo strazio della sofferenza non permetteva di concentrarsi sui doni di questa esistenza.
Ciao, Barbara. Grazie per il segno che hai impresso sulla terra e che noi cercheremo ogni volta che ci sarà il sole, come in questa giornata che ci hai regalato, luminosa come se non ci fosse una brutta notizia da digerire, ma un momento prezioso da godere appieno.
Sarà possibile salutare Barbara e la sua famiglia presso la Casa Funeraria De Matteis di Galatina fino alle ore 11:30 di domani 7 settembre.