Un 100 e lode guadagnato un anno prima, "grazie al lockdown"

Francesco Torsello si è diplomato al Liceo Scientifico Vallone alla fine del quarto anno

Un 100 e lode guadagnato un anno prima, "grazie al lockdown"

Viviamo un momento difficile e controverso in cui esperti, giornalisti, politici e gente comune discutono e polemizzano sui risultati delle prove Invalsi. Esse tratteggiano l’immagine di un Paese profondamente ferito dagli effetti della “Didattica a Distanza” e inequivocabilmente sofferente sul versante culturale. È un Paese che teme l’immediato futuro e che guarda con preoccupazione all’avvio del nuovo anno scolastico.
Noi, tuttavia, prima di chiederci cosa succederà a settembre, vogliamo ripensare a cosa è successo nei mesi precedenti, distillando da essi gli elementi di positività che ne hanno accompagnato il decorso per valorizzarli e trasformarli in prospettive di miglioramento per tutti.
Cominciamo a farlo attraverso un’intervista a Francesco Torsello: uno studente che ha frequentato il quarto anno dell’indirizzo Scientifico con Opzione Scienze Applicate del Liceo A. Vallone di Galatina e che ha sostenuto gli Esami di Stato come anticipatario, conseguendo il diploma di maturità scientifica con 100 E LODE, ovvero con il massimo dei voti.
Il lockdown ha influito sulla tua scelta di anticipare di un anno gli Esami di Stato? 
Certamente, perché durante il primo lockdown del 2020, quando frequentavo ancora la classe terza, il tempo libero a mia disposizione era aumentato considerevolmente. Non potendo più fruire delle opportunità formative offerte dal mio Liceo, ossia corsi di potenziamento e progetti PON, né praticare sport o uscire con gli amici, i tempi da “riempire” nelle mie giornate erano cresciuti esponenzialmente. Quando mia madre mi ha informato sulla possibilità di concludere il percorso liceale con un anno di anticipo, pur con mille incertezze, ho cominciato a pensarci e a valutare i pro e i contro. Il timore che la pandemia potesse avere delle recrudescenze e costringermi a vivere un altro anno in condizioni di isolamento e di passività, ha impresso un ulteriore spinta alla mia volontà e mi ha portato a compiere questa scelta.
È stato difficile organizzare lo studio?
Non è stata la quantità degli argomenti di studio a spaventarmi sebbene, lo ammetto, a volte mi sia sentito quasi schiacciato dall’enormità dell’impegno richiesto. La difficoltà maggiore risiedeva nella mancanza di un feedback da parte dei docenti. Qualche verifica scritta o orale mi avrebbe aiutato molto. E invece dovevo procedere autonomamente, essere sicuro delle conoscenze che stavo acquisendo, stabilire da solo l’ordine di priorità di molti argomenti, rispettare una tabella di marcia che non sempre era agevole.
Una ulteriore difficoltà era costituita dalla necessità di affrontare parallelamente i programmi del quarto anno e quelli del quinto. Negli ultimi mesi dell’anno scolastico, quando la mole di lavoro si è intensificata, mi sono sentito mentalmente esausto, ma la consapevolezza dell’esigua quantità di tempo rimasta e degli ultimi sforzi necessari, mi ha dato nuova carica.
Quali persone ti sono state vicine in questa “avventura”?
Prima di tutto i miei docenti, che ringrazio con tutto il cuore: da loro ho ricevuto sempre il massimo supporto. Si sono mostrati sempre disponibili, hanno risposto alle mie richieste di chiarimento e sciolto i miei dubbi, mi hanno supportato quando ho avuto delle incertezze e mi hanno fornito il materiale di cui avevo bisogno con generosità.
Fondamentale è stato l’aiuto dei miei genitori, che mi hanno sempre supportato durante l’intero percorso. Importante è stato anche il confronto con altri ragazzi che, come me, stavano studiando per conseguire la maturità. E infine ho sentito vicina l’intera comunità scolastica del Liceo Vallone.
E adesso come ti senti? E cosa farai da grande?
Dopo questa esperienza così forte e così impegnativa, mi sento cresciuto, più maturo e soprattutto felice del traguardo raggiunto. Proseguirò gli studi nella Facoltà Universitaria di Ingegneria.
Quale messaggio ti senti di dare agli altri studenti?
Le conquiste più belle della vita richiedono molto impegno. Occorre crederci e arrivare fino in fondo alla strada che si è scelto di percorrere, anche quando si incontrano ostacoli che sembrano insormontabili. Ne vale davvero la pena!