Il 4 novembre 2024 si è inaugurata a Roma la mostra “Citta la bellezza smarrita, opere e pensieri per una città nuova”. Obiettivo: promuovere, attraverso idee, proposte e progetti l’immagine della Città futura. Mostra curata dall’ architetto (originario di Squinzano), Fernando Miglietta già docente all’Università di Reggio Calabria e fondatore della rivista Abitacolo “forme e linguaggi del contemporaneo”.
Evento promosso dall’ Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori di Roma e provincia e presentato presso la Casa dell’Architettura dell’Acquario Romano, in Piazza Manfredo Fanti 47.
L’esposizione si propone di mettere in dialogo alcuni tra i più importanti protagonisti della scena culturale contemporanea, coinvolgendo artisti, architetti, teorici dell’architettura e della filosofia, per farli riflettere sull’evoluzione della città e sulla ricerca della sua bellezza perduta.
Tra i quaranta addetti ai lavori invitati ci sono i contributi degli architetti Paolo Portoghesi, Massimiliano Fuksas, Stefano Boeri, Franco Purini e degli artisti Mimmo Paladino, Giulio Paolini, Michelangelo Pistoletto, Luca Patella ed altri ancora.
Tra gli artisti pugliesi invitati spicca il nome del nostro concittadino Armando Marrocco. Artista nativo di Galatina ma da decenni operante a Milano.
La sua opera rappresenta ”una riflessione di estrazione concettuale e antropologica” che ritrova radici nella sua lunga ricerca artistica su questo tema a partire dalla Città immaginaria della Galleria “il Milione” del 1980 o dalla Città palafitta installata nel parco Olimpico di Seul del 1988 (Corea del Sud a cura di Pierre Restany ). Queste, insieme alla serie di mostre successive sullo stesso tema (la “Via delle stelle” alla Galleria “Il Milione” di Milano nel 1994, quella monumentale presentata alla Biennale di Venezia e installata nel Convento dei Teatini di Lecce del 2011 (mostra curata, per conto di Vittorio Sgarbi, da Toti Carpentieri) e il progetto più recente di città immaginaria presentata nel 2019 alla Galleria d’arte “Spazio Bianco” di Torino 2019, costituiscono per Armando Marrocco un ricco patrimonio di pensiero sul futuro della Città.
Questo è il commento dell’artista alla mostra e alla sua opera. “L’idea del curatore non è solo quella di progettare una nuova dimensione di città, ma essere stimolo nell’impegno di responsabilità personale e collettiva per un futuro vivibile. Un contenitore colmo di impegni culturali a largo raggio del vivere sociale per incrementare le occasioni affinché le utopie possano diventare realtà. Il mio progetto tocca profondamente la coscienza di chi ha a cuore il vivere migliore attraverso una filosofia duratura che abbraccia la vita nella ricerca poetica.” La mostra rimarrà aperta fino al 02 dicembre 2024
Nelle foto: Armando Marrocco, una foto dei partecipanti al dibattito: dalla sinistra Franco Purini, (architetto e teorico), arch. Orazio Carpenzano (presidente dell’Ordine degli architetti di Roma), arch. Fernando Miglietta (Curatore della mostra), arch. Luca Ribichini (docente) e Roberta Bocca Coordinatrice del MAXXI di Roma).