"Nessun valzer di poltrone nella mia Giunta"

"Nessun valzer di poltrone nella mia Giunta"

"L’avvelenata lezione di moralità che si leva con parole tirate come le pietre dal consigliere regionale Sergio Blasi ha probabilmente sbagliato destinatario; credo infatti che parlando dei 2 subentri in Giunta Provinciale l’autorevole esponente del PD abbia voluto riferirsi, nelle sue dichiarazioni al vetriolo, alle amministrazioni provinciali a guida del centrosinistra da egli stesso sostenute negli anni precedenti al mio insediamento. II "valzer di poltrone" (CIT.) che suscitano lo sgomento di Blasi altro non sono che i 14 cambi di assessore (14…!) delle amministrazioni provinciali Ria e Pellegrino. Facendo le proporzioni con il numero degli assessori presenti negli ultimi governi a guida PDS-DS-PD solo 1 ogni 2 (appena il 50%) è sopravvissuto alla tagliola dei rimpasti, delle rimodulazioni, degli allargamenti di maggioranza, delle fibrillazioni. 1 su 2 ha iniziato e chiuso il suo lavoro in Provincia regolarmente. 1 su 2 è stato rispedito a casa senza tanti complimenti, per far posto al “valzer delle poltrone” ricordato oggi da Blasi.
In 5 anni di amministrazione provinciale ho il dovere istituzionale di ricordare a Blasi e all'opinione pubblica le modifiche alla mia squadra di governo. 2011 : 1(Salvatore Perrone lascia per l’ingresso di Salvatore Polimeno, una staffetta stabilita ad inizio Legislatura in una lista civica collegata alla mia maggioranza) 2012 : 0. 2013 : 1 (Gianni Stefano diventa Sindaco di Casarano e lascia per non cumulare incarichi pur non incompatibili. Subentra Renato Stabile). 2014 : 2 (Filomena D’Antini Solero e Marcella Rucco lasciano per l’ingresso di Nunzia Brandi e Fernanda Metrangolo). Nella sostanza, freddi numeri alla mano, chiuderò la Legislatura con 0 cambi in Giunta per oltre metà mandato, il primo cambio dopo 2 anni e 7 mesi, divenuti 2 dopo 4 anni e 4 negli ultimi mesi.
Ho sostanzialmente assicurato e mi sono fatto garante, nella realtà dei fatti, di STABILITA' E CONTINUITA' NEL GOVERNO DELLA COSA PUBBLICA.
4 cambi naturali, in 5 anni, dettati tutti da motivazioni personali, senza polemiche o rese dei conti nei partiti della coalizione e con senso di responsabilità verso l’Ente. E spiego il perché. La scelta di colmare questi due vuoti istituzionali con la nomina degli assessori Brandi e Metrangolo è stata infatti dettata esclusivamente dall’incertezza che grava sul futuro della Provincia e dalla prossima scadenza naturale della Legislatura: in ambiti così delicati e importanti della vita amministrativa sarebbe stato un errore lasciare il Salento e il territorio privo di riferimenti e di interlocutori istituzionali, sino a quando non sarà ben chiaro chi e che cosa subentrerà ai compiti e agli ambiti operativi delle province".